Azione: saldi da rivedere
Ripartono i saldi di fine stagione, ma almeno da un punto di vista meteorologico la stagione (quella invernale) non è praticamente neanche iniziata.
“Le vendite di fine stagione avevano un senso quando servivano a svuotare i magazzini dalle rimanenze non più vendibili nella stagione successiva, ma in un contesto in cui i commercianti si erano già assicurati il proprio margine in periodo di “piena stagione”. In un’epoca di contrazione dei consumi, l’inizio dei saldi il 5 gennaio o il 1 luglio, in cui spesso i magazzini dei negozi sono ancora pieni, provoca degli effetti distorsivi molto più dannosi di quanto si pensi.” Ha commentato il responsabile del Gruppo commercio di Brescia in Azione, Fabio Filadelli.
La normativa sui saldi si dimostra sempre più anacronistica, in quanto superata dall’evoluzione del modello di consumo. Una normativa che deve essere urgentemente rivista, al fine di riequilibrare un intero settore economico a vantaggio delle imprese commerciali, ma anche dei consumatori.
Brescia in Azione sta elaborando concrete proposte per rimettere il commercio al centro del processo di valorizzazione della città.
Prosegue Filadelli: “Ciò di cui il commercio ha sempre più bisogno, la sua linfa vitale, sono i flussi di persone, e le scelte di chi amministra devono andare nel senso di portare dentro la città le realtà, anche commerciali, capaci di attrarre tali flussi. Da sempre la crescita delle città è legata agli scambi commerciali, ma sempre di più le politiche del commercio vanno analizzate e gestite all’interno del sistema che le comprende, ovvero insieme ad urbanistica, turismo, cultura, innovazione digitale. Capitale della Cultura 2023 rappresenta un’occasione straordinaria e irripetibile per lavorare sull’integrazione tra commercio e patrimonio storico, culturale e sociale della nostra città.
Per raggiungere questo obbiettivo, non basta più solo il pubblico, ma serve una gestione sempre più integrata, innovativa e multidisciplinare.
Conclude Filadelli: “Dove inizia il negozio e finisce la strada c’è il confine tra pubblico e privato, e l’obbiettivo di chi amministra è eliminare tale concetto di “soglia” e lavorare finalmente insieme per creare valore per il sistema economico e sociale del territorio.”
