Unicatt: la storia davanti
“Cattolico italiano, che cosa pensi?”. L’interrogativo diretto e forse poco usuale costituisce il centro di una lettera proposta dall’Arcivescovo di Milano, mons. Delpini, in occasione dei Centenari dell’Istituto Giuseppe Toniolo e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, di cui il Toniolo è ente fondatore. Nella lettera egli pone la questione “di una visione cristiana della vita, di Dio, del mondo” e come essa sia frutto di un’intelligenza credente, critica, esercitata nell’argomentare, disponibile ad affrontare gli interrogativi nuovi e antichi, coraggiosa nell’esercitare un giudizio sul presente e nell’immaginare il futuro.
Pensare un futuro possibile. Pensare significa costruire pazientemente un futuro possibile, cogliere come le molte contraddizioni, le tensioni, le fratture drammatiche che attanagliano l’umanità abbiano, alla loro radice, una causa remota già indicata da Paolo VI nel 1967 nella Populorum Progressio: “Il mondo soffre per mancanza di pensiero” (n. 85). Un invito a pensare, allora, che non allontana dalla fede: ancora esistono nel pensiero moderno prevenzioni che proiettano una sorta di incompatibilità tra fede e ragione. Esse allontanano dalla verità e rendono difficile la risposta alla domanda sul senso ultimo della vita che ci torna davanti agli occhi, sospinto anche da questa pandemia che rende la morte una notizia quotidiana. In un piccolo libro (Ci vorrebbe un pensiero. In risposta a una lettera di mons. Mario Delpini a 100 anni dalla nascita dell’Università Cattolica, Vita e Pensiero, 2021), si è chiesto a persone che hanno in comune l’aver frequentato l’Università Cattolica e che, da credenti, operano in campi differenti, di reagire a questa provocazione: che spazio occupa il pensiero nella vita quotidiana, nelle relazioni, nella costruzione della città degli uomini? Testi brevi e immediati che danno un contributo di freschezza e di concretezza a quello sguardo sul futuro evocato dall’interrogativo posto da mons. Delpini. L’insieme delle voci raccolte vuole sollecitare un dialogo costruttivo. Sullo sfondo, nella diversità delle esperienze e delle professioni oggi praticate, si riconosce un comune senso di responsabilità verso la Chiesa e il Paese, e un richiamo forte alla propria Università perché intensifichi la formazione dei giovani e continui a coronare un sogno coltivato a lungo dal Movimento cattolico e da figure significative come il Beato Giuseppe Toniolo e la Beata Armida Barelli. Allora, come recita lo slogan della 97ª Giornata per l’Ateneo dei cattolici italiani (domenica 18 aprile 2021), un secolo di storia sarà davvero davanti a noi.