Una controfinanziaria possibile
La proposta arriva dalla campagna "Sbilanciamoci" che da oltre vent’anni riunisce 50 organizzazioni e reti della società civile italiana impegnate sui temi della spesa pubblica e delle alternative di politica economica
Il giudizio sulla legge di bilancio del governo Meloni è negativo: nessuna sorpresa dalle organizzazioni che hanno presentato oggi la “contro finanziaria” di Sbilanciamoci, la campagna che da oltre vent’anni riunisce 50 organizzazioni e reti della società civile italiana impegnate sui temi della spesa pubblica e delle alternative di politica economica. Un network che anche quest’anno mette nero su bianco le proposte di un’alternativa (che non vedrà la luce) alla legge di bilancio dell’esecutivo in carica.
La legge di bilancio presentata dal governo e ora nelle mani del Parlamento incassa – riferisce il portavoce di Sbilanciamoci, Giulio Marcon – un “giudizio critico: è ingiusta, inadeguata rispetto alle esigenze dell’Italia, non affronta i temi fondamentali di un paese che dovrebbe sempre di più incamminarsi verso la transizione ecologica, imboccare la via di un welfare dei diritti, promuovere una politica di pace e di politiche di investimenti pubblici per il lavoro. Quella del governo è una legge che non contiene misure contro l’evasione fiscale ma per l’evasione fiscale, che non è contro la povertà ma contro i poveri, che non prevede risorse per il comparto dell’istruzione e che delle poche cose previste per l’ambiente ne prevede una dannosa come il Ponte sullo Stretto di Messina. Ancora – continua Marcon – non ci sono misure per far fronte, con un’inflazione al 12%, alla drammatica perdita del potere d’acquisto dei salari, il che aumenterà il già forte disagio sociale; aumenta la precarietà con le misure sui voucher e l’innalzamento al tetto per le prestazioni di lavoro occasionale, e non sostiene adeguatamente le pensioni. Si accanisce con la riduzione (e poi cancellazione) del reddito di cittadinanza senza prevedere la sostituzione con altre misure e non argina i problemi del de-finanziamento della sanità pubblica, lasciando irrisolti molti nodi, a partire da quello del personale sanitario”.
La “controfinanziaria” di Sbilanciamoci, presentata alla Camera dei deputati e illustrata nel dettaglio su www.redattoresociale.it, si basa invece su 75 proposte specifiche, per un controvalore di quasi 54 miliardi di euro: “Una legge di bilancio sostenibile ed equa fondata sull’ambiente, i diritti e la pace”. “Nella nostra “controfinanziaria – spiega Marcon - disegniamo un’Italia diversa, che punta ad una economia sostenibile e a investimenti massicci nella sanità pubblica, nell’istruzione, nei servizi e delle strutture sociali. Un’Italia che mette al primo posto il lavoro e i diritti, la lotta alle diseguaglianze e un modello di sviluppo sostenibile; che chiede di ridurre le spese militari per destinare risorse alla cooperazione allo sviluppo e alla lotta alla povertà”.
“Nella controfinanziaria proponiamo una misura specifica contro l’evasione fiscale e un riequilibrio del carico fiscale favorendo i redditi sotto i 28mila euro e colpendo i redditi sopra i 100mila euro. Proponiamo per l’ambiente un fondo per la de-carbonizzazione e sulla sanità di raggiungere il rapporto spesa/sanità al 7%, che significa quasi 10 miliardi di finanziamento in più per la sanità pubblica da destinare in buona parte al personale. Proponiamo ancora misure per la gratuità dell’istruzione e del trasporto pubblico per studenti, e proponiamo la riduzione delle spese militari, notando che le spese militari aumentano di 800 milioni e la cooperazione allo sviluppo è scesa ancora, arrivando allo 0,2% del Pil contro l’impegno che l’Italia aveva assunto dello 0,7% (e in quel 0,2% si contano anche le spese per l’accoglienza dei migranti, che non costituiscono certo cooperazione). Ancora, prevediamo un rafforzamento del servizio civile che nella realtà rischia invece di restare al palo, dato che senza interventi da parte del governo le partenze di decine di migliaia di ragazzi sono a rischio”.
Di tutte queste proposte, alcune nei giorni scorsi sono diventate anche emendamenti alla legge di bilancio presentati in Commissione Bilancio dagli esponenti di alcuni gruppi parlamentari (Sinistra, Pd, M5S). I tempi contingentati non hanno permesso in realtà l’analisi delle proposte, nessuna delle quali è stata presa in considerazione: “Lo sapevamo, ma noi continueremo ad impegnarci – conclude Marcon - per cambiare gli indirizzi delle politiche pubbliche e orientare in modo diverso le spese pubbliche”.
Questo il dettaglio della controfinanziaria di “Sbilanciamoci”: fisco. Sbilanciamoci oltre alla cancellazione della flat tax, propone una imposta patrimoniale progressiva (a partire dallo 0,5% sui patrimoni sopra il milione e di euro), così come un’imposta di successione ispirata allo stesso principio e una riforma delle aliquote Irpefcon l’aumento dell’imposizione fiscale dei redditi sopra i 100 mila euro (almeno al 50%) e la riduzione sotto i 28 mila. Altre proposte: tassa sulle transazioni finanziarie e stretta sui paradisi fiscali.
Sul lavoro e sulle imprese propone un aumento del fondo per l’occupazione e la formazione, un aumento dei fondi (35 milioni) per la sicurezza sui posti di lavoro e la creazione di un tavolo tra istituzioni centrali ed enti locali, sindacati e forze sociali, società civile e organizzazioni ambientaliste per condividere gli interventi sull’impatto della transizione ecologica sul sistema industriale e sul lavoro.
Sull'istruzione si propone di destinare almeno 2 miliardi di euro all'edilizia scolastica e ai livelli essenziali delle prestazioni. Gratuità dell’università e trasporto pubblico gratuito per gli studenti: altre due richieste. Chiediamo l’introduzione di un reddito di formazione. Inoltre chiediamo di rilanciare la ricerca del nostro paese, anche attraverso un piano assunzionale di nuovi ricercatori.
Sull'ambiente c’è la proposta di utilizzare i 4 miliardi di riduzione dei Sad (Sussidi ambientalmente dannosi) a favore di un fondo nazionale per la decarbonizzazione. Chiediamo di fermare le misure sul Ponte sullo stretto e di sostenere in modo significativo la strategia nazionale per la biodiversità e la lotta al dissesto idrogeologico. Chiediamo un maggiore sostegno alle comunità energetiche (200 milioni).
Sul welfare di chiede di portare al 7% sul PIL la spesa per la sanità pubblica, di aumentare i fondi (500 milioni) per la non autosufficienza e per le politiche sociali, per il sostegno agli enti locali e per il sostegno al diritto all’abitare. Chiediamo di chiudere i CPR e di destinare i conseguenti fondi a favore del soccorso in mare e di politiche di accoglienza diffusa. Chiediamo la depenalizzazione del consumo a uso personale degli stupefacenti.
Sbilanciamoci propone poi la riduzione di 5,05 miliardi della spesa militare (con risparmi sia sul personale che sulla produzione e acquisto di nuovi sistemi d’arma e riduzione delle missioni militari) e di destinare almeno un miliardo alla cooperazione allo sviluppo, rafforzando i finanziamenti per il servizio civile, i corpi civili di pace, la riconversione dell’industria bellica, la valorizzazione dei territori liberati dalle servitù
militari.
Per l'altraeconomia vengono proposti interventi mirati su una serie di temi: sostegno alle comunità energetiche e all’agricoltura comunitaria, sostegno del commercio equo e solidale, bio distretti alimentari, open data per l’economia solidale. Sostegno alla piccola distribuzione organizzata, sostegno alle cooperative dei lavoratori delle imprese in crisi e finanziamento dei centri Eco-social-Hub locali.