Un nuovo Dpcm per arginare i contagi
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presentato ieri sera le nuove misure che toccano gli orari di apertura di bar e ristoranti, il ritorno allo smart working e la possibilità di orari differenzianti per l'ingresso scuola. No, per ora, alla didattica di distanza e poteri ai sindaci, che protestano, di imporre altre misure antimovida
Nella serata di ieri il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Comte ha presentato i contenuti di un nuovo Dpcm che integra quello emanato il 13 ottobre scorso. Il nuovo pacchetto di misure coinvolge soprattutto bar e ristoranti che hanno l’obbligo di chiudere a mezzanotte, orario che potrebbe essere anticipato alle 21 per quelle realtà che tendono a favorire il rischio di assembramento. In questo caso il nuovo Dpcm da potere ai sindaci di imporre la chiusura anticipate dei locali e di intere zone delle città caratterizzate da mondica incontrollata. Sindaci che però non ci stanno e rimandano la palla al Governo: "Sarebbe un coprifuoco scaricato sulle nostre spalle. L'esecutivo si assuma le sue responsabilità". In qualunque caso, dalle 18 sarà possibile soltanto il consumo al tavolo, a cui dovranno in ogni caso sedersi massimo sei persone. E all'esterno dei locali dovrà essere riportato il numero massimo di clienti consentiti all'interno. Si piscine e palestre il premier ha annunciato che una decisione verrà presa nell’arco di una settimana, dando così modo alle strutture di adeguarsi in maniera rigorosa ai protocolli. Gli sport di contatto a livello amatoriale, come calcetto e basket, restano vietati con uno stop anche per le relative associazioni e scuole per bambini e ragazzi. Il calcio dilettantistico resta attivo fino alla prima categoria.
Sul fronte dell'alleggerimento del trasporto locale, la soluzione adottata è quella di portare la quota di persone in smartworking dal 50 al 75%. Non ci sarà una riduzione della quota di riempimento dei mezzi, ma l'adozione di misure un maggior controllo sulle banchine delle metropolitane per agevolare i flussi di salita e discesa.
Cambia anche il calendario sugli orari delle scuole: ulteriori scaglionamenti, anche con eventuali turni pomeridiani e l'ingresso non prima delle 9, puntano a limitare il rischio caos nelle ore di punta. Nonostante la richiesta avanzata delle Regioni per un potenziamento della didattica a distanza, con precise indicazioni inserite in un prossimo Dpcm , la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha ribadito l’importanza delle lezioni in presenza. Nel Dpcm presentato ieri sera da Conte si legge che un ricorso costante a forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica, tra cui le lezioni a distanza, saranno possibili "previa comunicazione al Ministero dell'Istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferito ai specifici contesti territoriali. Importanti novità si registrano invece sul fronte degli eventi: saranno sospese sagre, fiere e convegni, ma consentite le manifestazioni di carattere nazionale e internazionale. Ma il virus avanza e tutti sanno che le misure potrebbero rivelarsi più momentanee del previsto, per essere presto scavalcate da altri decreti. Al termine della presentazione dei contenuti del nuovo decreto il premier Conte ha ricordato che le misure adottate vanno parte di una nuova strategia di contrasto al vertiginoso aumento dei casi di positività al virus registrato nelle ultime settimane in tutto il Paese. "La strategia non è e non può essere la stessa della primavera – ha assicurato Giuseppe Conte - il governo c'è ma ciascuno deve fare la sua parte”. Il nuovo Dpcm resterà in vigore sino al 13 novembre.