Superiori: in classe dall'11 gennaio
Dopo una giornata di tensione il governo ha varato il un decreto-legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
La riapertura delle scuole in presenza dopo le vacanze natalizie è stata al centro della giornata di tensione tra governo e Regioni. Sin da subito è stata messa in forte dubbio la data del 7 gennaio prevista nel Dpcm di Natale. Dopo un lungo braccio di ferro si è trovato un punto di accordo sulla ripresa in presenza per il 50% degli studenti delle superiori dall’11 gennaio (dal 7 gli studenti continueranno con la didattica a distanza). Gli alunni di elementari e medie saranno comunque in classe dal 7 gennaio.
Superato l’ostacolo scuola, con alcune regioni come Veneto e Friuli Venezia Giulia che hanno posticipato il rientro in presenza al 31 gennaio, il governo ha dato il via libera al decreto che regolamenterà i giorni dal 7 al 15 gennaio, data di scadenza del già citato Dpcm di Natale. Dopo la zona rossa nazionale di oggi e di domani, il 7 e l’8 vedrà l’Italia in una sola zona gialla rinforzata dal divieto di spostamento tra regioni, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma. Il 9 e 10 gennaio tutto il territorio nazionale, diventerà “zona arancione”.
Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. Il testo conferma sino al 15 gennaio, nei territori inseriti nella cosiddetta “zona rossa”, la possibilità, già prevista dal decreto-legge 18 dicembre 2020, n. 172, di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono. Resta ferma, per tutto il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, l’applicazione delle altre misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 e dalle successive ordinanze. Inoltre, il testo rivede i criteri per l’individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali saranno applicate le misure previste per le zone “arancioni” e “rosse”.
Infine, per l’attuazione del piano di somministrazione del vaccino contro il contagio da Covid-19, (articolo 1, comma 457, della legge 30 dicembre 2020, n. 178), sono previste specifiche procedure per l’espressione del consenso alla somministrazione del trattamento, per gli ospiti di residenze sanitarie assistite (o altre strutture analoghe), che siano privi di tutore, curatore o amministratore di sostegno e che non siano in condizione di poter esprimere un consenso libero e consapevole alla somministrazione del vaccino.