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Rimini
di REDAZIONE 21 ago 2017 09:40

"Siamo al fianco di Barcellona"

"Siamo al fianco di Barcellona". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, aprendo il suo intervento ieri al Meeting di Rimini

 "Siamo al fianco di Barcellona". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, aprendo ieri il suo intervento al Meeting di Rimini  "Io non credo alla propaganda di alcuni siti islamici, ma sono consapevole che nessun Paese, neanche l'Italia, possa sentirsi al riparo dalla minaccia".

"E' decisivo - ha continuato - che da tutti venga il sostegno alle forze dell'ordine, all'intelligence, ai militari impegnati per garantire la sicurezza. Fare sentire il Paese unito attorno alle forze che lavorano per la sicurezza è altrettanto importante rispetto al ripetere che i terroristi non ci costringeranno a rinunciare alla nostra libertà. La difendiamo, lo facciamo ringraziando ogni giorno chi ci consente di vivere liberi".

Dopo aver ricordato le vittime dell’attentato di Barcellona, Gentiloni ha dichiarato che “Daesh è stato sconfitto” ma “la sua minaccia continua a riguardare tutti. Sono consapevole che nessun Paese, e certo neanche l’Italia, può sentirsi al riparo da questa minaccia”. Il premier ha sottolineato anche come sia “decisivo che venga da tutti noi il sostegno all’intelligence, alle forze dell’ordine, ai militari che si impegnano a garantire la nostra sicurezza”. Nel suo intervento, Gentiloni ha parlato anche dello “ius soli” chiarendo che “il Governo non deve avere paura di riconoscere diritti e di chiedere rispetto dei doveri anche a chi in Italia è nato e studia nelle nostre scuole”. Sul tema delle migrazioni, il premier ha evidenziato che “chi semina odio e facili illusioni non farà un buon raccolto” e ha ribadito che “il Governo italiano non accetta lezioni da nessuno in campo umanitario”. Sull’immigrazione – ha proseguito – la risposta “è il governo dei flussi e il contrasto dell’immigrazione clandestina”, non “l’esclusione né la negazione della realtà”. Gentiloni ha poi annunciato che “nella legge di bilancio ci concentreremo sul lavoro per i giovani con incentivi permanenti, che consolideranno i risultati del Jobs Act e sosterranno le politiche attive”. “Abbiamo capacità d’impresa, apertura, cultura: chi meglio di noi – ha rilevato – è capace di stare in questo mondo che cambia?”. “La crescita – ha evidenziato – è finalmente tornata, frutto delle riforme del governo Renzi e che noi proseguiamo. Non era scontato riuscire a impedire che alcune crisi bancarie mettessero a repentaglio il risparmio”. “La sfida dei prossimi anni – ha aggiunto – sarà la qualità della crescita in termini di lavoro e di contrasto all’esclusione sociale”.

REDAZIONE 21 ago 2017 09:40