Si cercano tutori per minori soli
Scadano il 30 settembre i termini per la presentazione (il bando su www.garanteinfanzia.org) delle candidatura e tutori volontari di minori migranti che arrivano in Italia senza adulti. 16, per ora, le domande giunte da Brescia
Sono 18.701 i minori stranieri non accompagnati in Italia (dato ministero dell’Interno al 31 luglio 2017). Si tratta di minori migranti giunti senza un familiare o un adulto di riferimento. Per loro si cercano ora tutori volontari, in tutta la penisola.
Il 6 maggio scorso è, infatti, entrata in vigore la legge n. 47 relativa alle misure di protezione per i minori stranieri non accompagnati, che all'art. 11 istituisce la figura del tutore volontario.
La selezione e la formazione degli aspiranti tutori volontari è affidata ai garanti regionali e delle province autonome per l’infanzia e l’adolescenza, e all’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) nelle regioni prive di garante. In particolare l’art. 11 prevede l’istituzione, presso ogni tribunale per i minorenni, di un elenco di tutori volontari a cui possono essere iscritti privati cittadini selezionati e adeguatamente formati da parte dei garanti delle regioni e delle province autonome, disponibili ad assumere la tutela di minori stranieri non accompagnati (un tutore volontario può assumere la tutela di più minori quando essa riguardi fratelli e sorelle). L’Agia ed Easo (l’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo che ne supporta l’attività logistica) lavoreranno insieme per potenziare il sistema di protezione per i minori non accompagnati.
I minori stranieri non accompagnati sono bambini, ragazzi, ragazze che scappano da fame, guerra e violenze, in cerca di un futuro migliore, che si trovano in Italia da soli, senza l’assistenza dei genitori o di altri adulti responsabili per loro.
Tra le necessità essenziali di questi ragazzi c’è la tutela legale, cioè la presenza di una persona che abbia la responsabilità di curare i loro interessi e il loro benessere, di garantire l’ascolto del loro punto di vista e di rappresentarli esternamente per gli atti con valore legale che, in quanto persone di minore età, non possono compiere da soli. Alla fine di luglio scorso, Easo e l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza in Italia hanno firmato un emendamento all’Operating Plan per l’Italia. Easo ha iniziato a cooperare con l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza per implementare una nuova misura di supporto riguardante il sistema di tutela volontaria per minori stranieri non accompagnati. Nei primi sette mesi del 2017, attraverso la rotta del Mediterraneo centrale, sono giunti più di 12.500 minori non accompagnati, mentre nel 2016 il numero complessivo di nuovi arrivi ammontava a quasi 26mila. “Per affrontare i bisogni specifici di queste persone particolarmente vulnerabili e agire sempre secondo il principio del superiore interesse dei minori in tutte le procedure che li riguardano, ivi incluse quelle legate al sistema di accoglienza e di asilo, a maggio 2017 è entrata in vigore una nuova legge – spiegano le due autorità -Una delle novità principali di questo testo normativo è sicuramente l’introduzione della possibilità per privati cittadini, precedentemente selezionati e adeguatamente formati, di diventare tutori volontari”. Easo lavorerà, quindi, insieme all’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza per rafforzare l’implementazione di queste misure di protezione per i minori non accompagnati.
Le aree di cooperazione includeranno una campagna nazionale di sensibilizzazione mirata all’individuazione di tutori volontari, e il supporto nella selezione e formazione nelle regioni di competenza. È anche previsto lo sviluppo di strumenti pratici e un’attività di assistenza e consulenza. Infine faranno parte di questa cooperazione azioni mirate allo scambio di buone pratiche.
Il Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza della Lombardia, Massimo Pagani proprio ieri ha fatto il punto sulla figura del tutore volontario per i minori stranieri non accompagnati della Lombardia, come previsto dalla legge del 7 aprile 2017. L’occasione è stata data dal convegno sul tema “Il tutore volontario per il minore straniero non accompagnato – istruzioni per l’uso” con cui prende il via ufficialmente il corso di formazione promosso dal Comune.
I tutori volontari dovranno non solo farsi carico della rappresentanza giuridica, ma promuovere anche una sorta di “genitorialità sociale” e di cittadinanza attiva, vigilare sul benessere psico-fisico del tutelato, amministrare l’eventuale patrimonio, seguire percorsi formativi, scolastici ma anche di ricongiungimento famigliare dei minori stranieri non accompagnati che, si stima, in Lombardia sarebbero più di 1000.
Le domande pervenute presso la sede del Garante della Lombardia, Autorithy situata presso il Pirellone, sono state oltre 300. Due le liste, una per il Tribunale dei minorenni di Milano e l’altra per il Tribunale dei minorenni di Brescia. Le richieste sono arrivate da Milano (141), Bergamo (25), Monza e Brianza (22), Varese (17), Brescia (16), Como (12), Lecco (11), Pavia (8), Lodi (6), Mantova (4), Sondrio (2) e Cremona (1). Il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato al 30 settembre (il bando bando su www.garanteinfanzia.org).