Sci. Ripartenza spostata al 5 marzo
Prima grana per il governo Draghi: con una decisione a sorpresa il ministro della salute Roberto Speranza ha firmato ieri un provvedimento che proroga il divieto per lo svolgimento delle attività sciistiche amatoriali
Nemmeno il tempo di prendere le misure di palazzo Chigi e il governo presieduto da Mario Draghi deve già misurarsi con la prima grana. Con una decisione a sorpresa il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato ieri un provvedimento che vieta lo svolgimento delle attività sciistiche amatoriali fino al 5 marzo, gettando nello sconforto gli operatori che erano pronti per tornare ad accogliere i turisti da questa mattina. "Il Governo - ha detto Speranza - si impegna a compensare al più presto gli operatori del settore con adeguati ristori".
"Per l'economia delle Regioni è una mazzata all'ultimo secondo - ha detto il Coordinatore della Commissione speciale Turismo ed Industria alberghiera della Conferenza delle Regioni, Daniele D'Amario - perché dopo due rinvii arriva un altro stop. Le Regioni in zona gialla si erano organizzate per attuare un protocollo di sicurezza e ingaggiare personale adeguato, ma si rispegne una macchina che si era messa in moto nel rispetto delle regole".
Per l'Anef, l'Associazione Nazionale Esercenti Funiviari "dopo il 3 dicembre, il 7 gennaio, il 18 gennaio e il 15 febbraio, adesso la proroga al 5 marzo. Ormai la stagione è saltata, ci sentiamo presi in giro di fronte a tutto quello che abbiamo speso per l'apertura di domani, in vista della quale abbiamo assunto altro personale. I ristori siano immediati, altrimenti il comparto va in fallimento. Siamo il settore più penalizzato: da 12 mesi senza un euro di incasso ma con spese e stipendi da pagare. La cassa integrazione è arrivata a dicembre, da luglio lavoravamo per preparare l'inverno".
"Una decisione dell'ultimo secondo che dà un ulteriore colpo gravissimo a un settore che stava faticosamente riavviando la propria macchina organizzativa": così il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha commentato l'alt alla riapertura domani degli impianti sciistici da parte del ministro Speranza. "Ancora una volta - ha aggiunto - si dimostra che il sistema delle decisioni di 'settimana in settimana' è devastante sia per gli operatori, sia per i cittadini".
"Il Cts aveva i dati dei flussi già da martedì quindi poteva dare una indicazione" che avrebbe permesso al ministro Speranza di "prendere una iniziativa più tempestiva" e non decidere di prorogare la chiusura degli impianti da sci, che avrebbero dovuto oggi, al 5 marzo. Letizia Moratti, assessore al Welfare della Lombardia, ha ricordato che l’ulteriore rinvio rappresenta "un danno grave agli operatori". "Quello che chiediamo al governo è avere tempi più certi e non avere aperture e chiusure così a ridosso l'una dall'altra rispetto ai tempi in cui si devono preparar" ha aggiunto.