Salvare una vita umana è una priorità
Il presidente delle Acli Roberto Rossini invita a non “dimenticare che quello che stiamo vivendo è un evento storico di portata enorme
“Salvare una vita umana è sempre una priorità”. Così il presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini interviene nel dibattito su migranti e salvaguardia delle vite umane che nell’ultimo periodo occupa le prime pagine dei giornali. “Su questo tema non ci debbono essere divisioni”, afferma Rossini. “La cultura dell’accoglienza e dell’incontro si contrappone a quella dell’indifferenza e dello scarto”. Il presidente delle Acli invita a non “dimenticare che quello che stiamo vivendo è un evento storico di portata enorme che implica collaborazioni tra i Paesi coinvolti, il rispetto dei necessari accordi tra gli Stati e negli Stati, ispirati ad un’etica della responsabilità”.
“Non vorremmo – aggiunge Antonio Russo, responsabile welfare delle Acli – che nella polemica su Ong e migranti si aggiungesse altra confusione”. “Penso, per esempio, alla storia relativa all’indagine che ha coinvolto padre Mosè Zerai”, spiega. “Siamo al fianco dal punto di vista umano al sacerdote eritreo, tra i candidati al Nobel per la pace nel 2015. Allo stesso modo – prosegue – abbiamo fiducia nell’operato della magistratura trapanese”. “Sulla questione migranti – continua Russo – siamo al fianco di chi salva vite umane. Sono ormai anni che le Acli sostengono l’apertura di corridoi umanitari in mare”. “Condanniamo, allo stesso momento, le modalità di rinvio dei richiedenti asilo in Libia. Significa rispedirli verso la morte o, se sono fortunati, nelle mani dei trafficanti di uomini”, conclude Russo.