Rsa: lettera aperta ai candidati
Comitati, Associazioni e Gruppi familiari scrivono ai Candidati di Camera e Senato e ai Partiti: “Dateci dichiarazioni di intenti per i cittadini anziani in RSA”.
“I cittadini sono ad oggi sfiduciati e delusi da una politica che, per decenni, non è stata in grado di offrire una proposta coerente di sviluppo del settore, e sembra non essere in grado di ricordarsi delle migliaia di cittadini residenti delle RSA, molti dei quali hanno contribuito alla realizzazione del nostro Paese”.
Così scrivono con fermezza i Comitati, le Associazioni, i Gruppi di familiari, cittadini diffusi nel territorio italiano e tra loro collegati in una rete sempre più estesa, che da anni, o più recentemente perché sorti a seguito della pandemia, si occupano della tutela e della difesa degli anziani non autosufficienti delle Residenze Sanitarie Assistite.
Un popolo di elettori che invoca il momento del voto come strumento di democrazia diretta, per affermare i diritti negati agli anziani residenti in RSA (273.000 mila, ISTAT 2021 e con prospettiva in aumento), cittadini in primo luogo davanti alla Costituzione.
La lettera denuncia la scarsa chiarezza e la mancata applicazione delle normative nazionali in tema di accessi alle RSA sul territorio italiano, causa di tremendi isolamenti e distacchi affettivi e gravi ricadute psicofisiche, così come la mancanza di continuità affettiva e assistenziale per i residenti per la scarsità di personale e i divieti/limitazioni di accesso ai familiari. “Non possono essere spezzati i vincoli familiari e affettivi tra parenti e loro cari in un modo così violento, nella completa indifferenza delle istituzioni e della politica” – scrivono – “Spesso gli anziani credono di essere stati abbandonati e si lasciano morire”. Si parla poi di frequenti intimidazioni subite a danno di chi si rivolge alle strutture stesse e alle istituzioni, di inefficacia degli interventi di controllo e verifica da parte delle Regioni, Provincie e delle Asl, di mancato adempimento degli standard di assistenza nella gestione del personale delle RSA su ampia scala, da Nord a Sud.
Su tutto questo le Associazioni dei familiari chiedono nella lettera una forte chiarezza, chiedono ai partiti di dichiarare all’elettorato da che parte vogliono stare e se intendono battersi per questi temi. Chiedono di rivedere la bozza della Legge delega sulla non autosufficienza, che si sta attendendo, in virtù del diritto universale alla salute che deve continuare ad essere esigibile per tutti, di riconoscere per Legge i comitati dei parenti all’interno delle RSA e sui tavoli istituzionali di lavoro e, uniformemente sul territorio nazionale, chiedono di partecipare alla riorganizzazione del settore e di vedersi coinvolti in incontri istituzionali una volta che il Governo sarà costituito. Domandano infine, le Associazioni, di istituire una commissione di inchiesta indipendente per quanto accaduto ai residenti delle strutture e agli operatori socio sanitari durante la pandemia, nel biennio 2020-2021 come già avanzato in modo istituzionale da Amnesty International Italia.
La paura per l’immediato esiste: contagi da Covid-19 anche circoscritti interrompono ad oggi gli accessi dei parenti ad una RSA per diverse settimane, con ripercussioni gravissime sullo stato di salute dei residenti; il rincaro dei prezzi del gas, dell’energia e delle materie prime porteranno quasi sicuramente ad un incremento sulle rette e la cronica carenza di personale non andrà sicuramente che a peggiorare la qualità dei servizi, già ad oggi sensibilmente ridotta rispetto agli standard necessari e dichiarati nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).
Una situazione drammatica dunque, su cui i familiari vogliono che i partiti, trasversalmente, si impegnino prima del voto. “Perché il valore che il nuovo Governo vorrà attribuire all’anziano è un tema di cultura, di civiltà e, di educazione da trasmettere a tutti, specie ai giovani, ma è qualcosa che va tutelato, costruito e va costruito insieme”.
Tra i firmatari, ci sono:Associazione Senza Barriere di Bologna;;Comitato Residenza Paradiso di Ferrara; Comitato RSA Unite Trentino; Anchise Comitato Nazionale Famiglie RSA: RSD Sanità, Roma e Milano; Associazione D.i.A.N.A- Tutela dei Diritti delle Persone non Autosufficienti, Verona; Associazione Labirinto 14 luglio, Roma; Associazione Sanità Oggi, Ferrara; Avv. Maria Grazia Ravera, Lodi; Avv. Maria Luisa Tezza, Verona.