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Roma
di REDAZIONE 04 set 2019 07:53

Rousseau ha detto sì: governo in arrivo

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Quasi l'80% degli iscritti al Movimento 5 Stelle ha dato il via libera online ad un nuovo esecutivo con il Pd, sempre guidato da Giuseppe Conte. Nelle prossime ore il premier incaricato al Quirinale dal presidente della Repubblica per sciogliere le riserve. Forse già in giornata il giuramento dei nuovi ministri ed entro il fine settimana il passaggio nei due rami del parlamento per la fiducia

Con un po' di quel tocco di irrazionalità (che spesso rischia di sconfinare nel ridicolo) che caratterizza la politica italiana, il Paese ieri sera si è fermato per più di un'ora per attendere il responso della piattaforma Rousseau su cui la base del Movimento 5 Stelle era stata chiamata a esprimere il gradimento per un nuovo esecutivo con il Partito democratico. Quasi l'80% dei 70mila iscritti che si sono cimentati con la consultazione online hanno detto sì all'accordo che spiana la strada all'uscita dell'Italia dalla crisi di governo in cui, nei primi giorni di agosto, era stata precipitata dall'ormai ex ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Il responso di quest'urna virtuale è arrivato mentre a Palazzo Chigi il premier incaricato Giuseppe Conte e i rappresentanti di Pd e M5S stavano limando gli ultimi aspetti di un programma condiviso per un governo in grado, almeno nelle intenzioni dei suoi nuovi "azionisti", di durare per l'intera legislatura e di portare concreti cambiamenti nel Paese. 

I risultati della consultazione sono stati ufficializzati da Luigi Di Maio, a più indicato nei giorni che hanno preceduto il voto online non certo come il più caldo dei sostenitori pentastellati del nascituro governo. Entusiastici i toni usati nel definire la partecipazione (certo importante) della base a un voto il cui esito avrebbe condiizionato la nascita o la morte prima ancora di vedere la luce del Conte bis. Difficile credere, come ha sostenuto il leader dei 5 Stelle prima e Davide Casaleggio, poi, che le cancellerie di tutto il mondo abbiano guardato con attesa alla piattaforma Rousseau. Più facile immaginare che vi abbiamo guardato con curiosità o con quell'atteggiamento con cui devono avere seguito la più incredibile delle crisi di governo mai conosciute dal Paese, che pure in tema di conclusioni anticipate nella vita degli esecutiva vanta un'esperienza che nessun'altra nazione al mondo ha...

Al di là di tutto Conte % co. hanno potuto continuare nell'opera di definzione del mosaico di un governo che deve dare prova nei fatti di riuscire a lavorare. Già nelle prossime ore dovrebbe salire al Quirinale da Mattarella per sciogliere le riserve e presentare la liste dei ministri che, secondo quella Costituzione che nei giorni concitati che sono seguiti alla caduta del Conte 1 il 20 agosto scorso, in molti sembrano non conoscere più, saranno poi nominati dallo stesso presidente della Repubblica su proposta del premier. Forse nel pomeriggio il loro giuramento. Dopo questo passaggio il nuovo governo dovrà presentarsi in parlamento per il voto di fiducia che, facile immaginarlo, non si svolgerà in un clima particolarmente rilassato e sereno.

REDAZIONE 04 set 2019 07:53