Restiamo a casa. Almeno fino al 3 maggio
L'Italia rimarrà chiusa almeno fino al 3 maggio. Nei prossimi giorni atteso il nuovo decreto. Nel frattempo, l'Europa predispone un piano da 1.000 miliardi
Nonostante il pressing degli industriali, solo a maggio ci sarà una parziale riapertura.
Dopo giorni di riflessione, il governo sceglie la linea di massima cautela e si appresta a rinnovare con un nuovo provvedimento tutte le misure di contenimento e le limitazioni agli spostamenti per altri 20 giorni concedendo solo aperture "mirate"' per qualche attività produttiva. Non solo: con una circolare il Viminale rafforza i controlli per Pasqua, chiedendo alle forze di polizia una particolare attenzione per evitare che gli italiani si riversino nelle seconde case. Martedì riaprono le librerie e le cartolerie.
L'apertura a fine aprile avrebbe rappresentato un incentivo al movimento dei cittadini visti i due ponti in arrivo, il 25 aprile e il 1 maggio.
Sono complessivamente 96.877 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 1.615.
Nel frattempo, dal tavolo europeo arrivano buone notizie. Un piano del valore complessivo da 1.000 miliardi sarà messo in campo dall'Unione europea per fare fronte alla crisi economica conseguente all'emergenza coronavirus: lo ha detto il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire.
"Un pacchetto di dimensioni senza precedenti per sostenere il sistema sanitario, la cassa integrazione, la liquidità alle imprese e il Fondo per un piano di rinascita. L'Europa è solidarietà", ha twittato il commissario all'Economia Paolo Gentiloni.
"Messi sul tavolo i bond europei, tolte dal tavolo le condizionalità del Mes. Consegniamo al Consiglio europeo una proposta ambiziosa. Ci batteremo per realizzarla"dice il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, dopo che si è concluso il consiglio dei ministri finanziari dell'Eurozona.