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Roma
di REDAZIONE 20 ago 2019 20:18

Qui si arresta questo governo

“La crisi in atto compromette l’azione di questo governo che qui si arresta”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nelle sue comunicazioni al Senato. Ripercorrendo i tempi della crisi aperta dalla Lega, il premier ha evidenziato che “espongono a gravi rischi il nostro Paese”

“La crisi in atto compromette l’azione di questo governo che qui si arresta”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nelle sue comunicazioni al Senato. Ripercorrendo i tempi della crisi aperta dalla Lega, il premier ha evidenziato che “espongono a gravi rischi il nostro Paese”.Conte ha poi giudicato “irresponsabile” la decisione di innescare la crisi “con conseguenze rilevanti per la vita del Paese”. “Viene bruscamente interrotto un disegno riformatore”, ha segnalato. Una decisione, quella della presentazione della mozione di sfiducia – ha aggiunto Conte -, che “viola il contratto di governo”. Tra le conseguenze, “il rischio di trovarsi in esercizio provvisorio”, considerato “altamente probabile”. “Il nuovo governo si troverebbe in difficoltà a contrastare l’aumento dell’Iva. Questa crisi interviene in un momento delicato dell’interlocuzione con le istituzioni europee”. Riferendosi al ministro dell’Interno, il presidente del Consiglio ha detto che “ha mostrato di seguire interessi personali e di partito”. “Considero legittimo per una formazione politica incrementare il proprio consenso elettorale. Ma affinché un sistema democratico possa conseguire il bene comune, ogni partito è chiamato a operare una mediazione, filtrando gli interessi di parte alla luce degli interessi generali. Quando una forza politica si concentra solo su interessi di parte e valuta le proprie scelte solo in base al metro della convenienza elettorale finisce per compromettere l’interesse nazionale”.

“Rifarei tutto quello che ho fatto”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, aprendo il suo intervento in Senato, dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha annunciato le dimissioni. “Sono qua con la grande forza di essere un uomo libero, quindi vuol dire che non ho paura del giudizio degli italiani”, ha aggiunto. Tracciando un bilancio di questo anno di governo, il vicepremier ha affermato che “da ministro dell’Interno porto a casa un’Italia più sicura”. “Non voglio un’Italia schiava di nessuno, non voglio catene. Siamo il Paese più bello e potenzialmente più ricco del mondo e sono stufo che ogni decisione debba dipendere dalla firma di qualche funzionario dell’Unione europea. Siamo o non siamo un Paese libero e sovrano?”. A proposito della politica dei “porti chiusi” Salvini ha riferito che “l’ho fatto e lo rifarò” se “avrò la forza di tornare al governo”. “In Italia si arriva se si ha il permesso di arrivare”. Replicando alle parole di Conte sull’uso dei simboli religiosi in campagna elettorale, il ministro dell’Interno ha detto che “gli italiani non votano in base a un rosario, ma con la testa e con il cuore”: “La protezione del cuore immacolato di Maria per l’Italia la chiedo finché campo, non me ne vergogno”. Nelle parole di Salvini la convinzione che “non ci sarà l’aumento dell’Iva se si vota a ottobre e c’è un governo a novembre”. Infine, le prospettive dopo l’annuncio delle dimissioni di Conte. Rivolgendosi al Movimento 5 Stelle, Salvini ha ribadito che “la via maestra sono le elezioni, così gli italiani giudicheranno. Ma se volete tagliare il numero dei parlamentari e andiamo a votare? Ci siamo”.

REDAZIONE 20 ago 2019 20:18