Parma: un gesto che interroga tutti
Parma è ancora teatro di cose terribili che non avremmo mai voluto sentire. Un figlio, un fratello che uccide madre e sorellina e il fratellino che ancora non conosce, perché la mamma era in dolce attesa (così secondo quanto riportato). Un gesto enorme che lascia basiti e che interroga tutti. Porta alla pietà per queste povere vittime, uccise da chi aveva legami di amore. L'intervento del Vescovo
È caldo. È indubbiamente troppo caldo. Anche per uno che, come me, è nato nel caldo e che non lo patisce troppo. Un caldo che fa pensare all’intreccio del cambiamento climatico e della responsabilità di una collettività intera che solo a singhiozzo si interroga sul futuro del pianeta. Preghiamo per un clima migliore, per un raccolto buono che faciliti un benessere che, progressivamente, si allarghi a tante persone.
Preghiamo per un impegno coerente dei piccoli e dei potenti per tutelare il creato. Ma preoccupa ancor più quanto avviene nel clima torrido di questa estate. Avevo tante cose da dire, ma la cronaca ha il sopravvento.
Parma è ancora teatro di cose terribili che non avremmo mai voluto sentire. Un figlio, un fratello che uccide madre e sorellina e il fratellino che ancora non conosce, perché la mamma era in dolce attesa (così secondo quanto riportato). Un gesto enorme che lascia basiti e che interroga tutti. Porta alla pietà per queste povere vittime, uccise da chi aveva legami di amore, in una perversione di sentimenti che neanche possiamo immaginare. E così pure il colpevole che si strozza la vita in una forma tragica e assurda.
Il male è vinto, ma ancora reagisce e uccide come un esercito braccato che cerca disperatamente la salvezza. Ne siamo certi! Ma è vero che tanto bene è nelle nostre mani per creare un clima che delimiti sempre più quelle forme infette di male che, lasciate a loro stesse, diventano epidemiche. La via maestra è ancora la convinzione che tocca il cuore e conferma che il bene è l’unica soluzione vincente per la persona e l’umanità intera.
È uno sforzo che dalla persona si promana nell’educazione, attraverso uno stile di vita frutto di scelte quotidiane, che diventa educativo in una parola credibile e suasiva e nel concorrere di sentimenti e scelte che rendono di per sé stesso educativo lo stile di una comunità. Scelte che non hanno paura di riconoscersi in piccole cose, come in progetti arditi.
L’estate è forse un tempo per fermarsi e pensare al valore delle nostre azioni, delle nostre scelte.
Non sono ininfluenti, hanno un valore grande. Vale per chi andrà in vacanza e per i tanti che, anche a Parma, non possono permetterselo. Fermarsi e trovare un dialogo positivo con chi ci sta accanto, andare a cercare un testimone, lasciare che pensieri fuggitivi trovino spazio dentro di noi.
Aprire il cuore alla compassione e oltrepassare il velo che tiene lontano tanti di noi dalla china piacevole della coscienza, nella quale scendere per trovare tesori inesplorati e forse l’energia per uno stile diverso. Con il cuore aperto alla compassione, consci di una responsabilità che è anche nostra, auguro a tutti una estate ricca di frutti.