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Amatrice
di LUCIANO DEMASI 11 dic 2017 13:34

Natale di solidarietà sotto l’albero

11 alpini palazzolesi, guidati dal capogruppo Mario Simoni, dal presidente onorario Franco Simoni, dal vice-capogruppo nonché responsabile del Nucleo Alpini della Protezione Civile Arturo Facchi, unitamente ad altri due soci Alpini unitamente al vicepresidente nazionale dell’Ekoclub Bruno Roberto Lancini, si sono recati giovedì 7 e venerdì 8 dicembre nelle zone terremotate

Natale di solidarietà sotto l’albero per le popolazioni del terremoto. Facendo seguito all’iniziativa della serata benefica, organizzata da Ekoclub International di Palazzolo, Erbusco  e Brescia, nel febbraio scorso, presso la sede degli Alpini di Palazzolo, una pattuglia di 11 alpini palazzolesi, guidati dal capogruppo Mario Simoni, dal presidente onorario Franco Simoni, dal vice-capogruppo nonché responsabile del Nucleo Alpini della Protezione Civile Arturo Facchi, unitamente ad altri due soci Alpini unitamente al vice-presidente nazionale e responsabile della Protezione Civile dell’Ekoclub Bruno Roberto Lancini, si sono recati giovedì 7 e venerdì 8 dicembre nel la zona del Cratere di Amatrice, colpita dal terremoto, assieme ad altre zone del centro Italia, a più riprese con inizio dall’agosto 2016.

A bordo di 2 furgoni carichi di persone e di doni prodotti della nostra terra, la colonna palazzolese si è unita al Responsabile della Sezione dell’Ekoclub Protezione Civile di Rieti, Terracino di Accumoli, Armando Baiocchi ed insieme ai suoi numerosi volontari, organizzati in una decina di gruppi, hanno raggiunto prima Arquata del Tronto e poi Amatrice dove hanno provveduto a confezionare presso il Centro Caritas di Torrita e successivamente distribuire oltre 300 confezioni natalizie alle popolazioni colpite ed ora residenti nelle casette prefabbricate loro destinate, tutte dislocate nelle frazioni più lontane ed impervie del territorio, a quote anche superiori ai 1000 metri e difficilmente raggiungibili.

Nel corso dell’incontro con i sindaci di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci e di Amatrice, Sergio Pirozzi, è stata illustrata ai presenti la situazione: superata la stretta fase di emergenza, ora ci si deve preoccupare della demolizione e sgombero delle macerie  e della ricostruzione, dove possibile.

Inutile dire che l’accoglienza è stata veramente commovente, caratteristica che ha pure sottolineato don Luigi Aquilini, delegato del vescovo di Rieti all’inizio del pranzo conviviale cui hanno partecipato tutti i volontari impegnati e preceduto dall’accensione di un albero natalizio della solidarietà. Il religioso ha sottolineato la necessità della ricostruzione oltre che di quella materiale, di quella sociale e relazionale, attraverso concreti atti di solidarietà e vicinanza alle popolazioni che, colpite negli affetti personali per la perdita di famigliari e amici e del loro patrimonio più caro, la casa di abitazione o di lavoro, non hanno ancora superato ed elaborato il trauma post-terremoto, aggravato dalle continue e recenti scosse.

Significativo il fatto che non si è potuto celebrare la S. Messa dell’Immacolata poiché l’apposito locale prefabbricato presso la Caritas, non ancora collaudato, non è stato ancora dichiarato agibile.

LUCIANO DEMASI 11 dic 2017 13:34