Miur, stanziati 80 milioni per ampliamento offerta formativa
Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha firmato il decreto che finanzia l’ampliamento dell’offerta formativa e l”autonomia scolastica
Due milioni di euro per l’integrazione degli studenti disabili e con bisogni educativi speciali; 6,7 milioni di euro per il potenziamento dello sport a scuola; più di 6 milioni per mettere in campo progetti fra educazione alimentare, alla legalità, educazione stradale e contrasto a bullismo e cyber-bullismo. Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha firmato il decreto che finanzia l’ampliamento dell’offerta formativa e l”autonomia scolastica (ex legge 440) per l’anno scolastico 2016/2017. Sono 80 i milioni a disposizione delle scuole, che si sommano ai 10 milioni già stanziati con il progetto ”La Scuola al Centro” per finanziare i programmi di apertura estiva degli istituti di quattro città: Milano, Roma, Napoli, Palermo. “Oltre il 60% delle risorse è destinato a misure che riguardano gli studenti. Quest’anno abbiamo più che triplicato le risorse per lo sport – sottolinea il ministro Giannini – passando dai 2 milioni del 2015 a 6,7. Continuiamo ad investire sull’integrazione dei ragazzi con cittadinanza non italiana, dando una specifica attenzione anche ai minori che arrivano nel nostro Paese non accompagnati, un tema di stringente attualita”.
Fra le misure destinate ai ragazzi, 2,5 milioni vanno a
scuola in ospedale e istruzione domiciliare; 1 milione servirà a
realizzare progetti di accoglienza, di sostegno linguistico e
psicologico rivolti a minori non accompagnati con cittadinanza non
italiana e ad alunni stranieri. Quasi 2 milioni (di cui 700mila euro
destinati alle Consulte) finanzieranno la partecipazione studentesca.
Public Debate e Public Speaking arrivano nel sistema scolastico: quasi 2
i milioni a disposizione che serviranno, fra l”altro, anche per
organizzare le prime Olimpiadi di Public Debate nazionali; 350mila euro
vanno al Piano educazione stradale, 1,5 milioni per promuovere corretti
stili di vita, 2,4 milioni per i progetti di educazione alla legalità e
cittadinanza attiva. Mentre 2 milioni finanziano il contrasto del
bullismo e del cyber-bullismo; 2,3 milioni saranno destinati alla
realizzazione di un Piano di interventi nazionale per l’orientamento
scolastico; 1,5 milioni per la scuola in carcere; 3,5 milioni per il
welfare dello studente e per il diritto allo studio. Per i corsi di
recupero ci sono 6,8 milioni. Mentre 5 milioni finanziano “Progetti di
innovazione sociale” di contrasto alla dispersione che vedranno i
ragazzi coinvolti nell’elaborazione di risposte innovative per la
valorizzazione del patrimonio artistico del loro territorio,
dell”ambiente, del paesaggio, della tradizione locale.
Prosegue
l’attenzione per la sicurezza degli istituti e l’efficienza
dell”edilizia scolastica, con oltre 6 milioni di euro da destinare alla
Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole (100mila euro), alla
realizzazione di ambienti didattici innovativi per la didattica digitale
(2,7 milioni), all’ulteriore finanziamento di biblioteche innovative
(2,5 milioni), al progetto “Scuole accoglienti” che prevede il recupero
di spazi inutilizzati nelle scuole per realizzare laboratori creativi (1
milione). Per l’alternanza scuola lavoro, già finanziata con i 100
milioni all’anno previsti dalla Buona Scuola, vengono destinati 1,6
milioni fra finanziamento dell’apprendistato di primo livello e
promozione delle migliori pratiche. Quasi 2 milioni vanno alla
formazione degli adulti. Sul fronte del personale della scuola, il
decreto stanzia 1 milione per sviluppare le competenze dei dirigenti
scolastici sulle innovazioni introdotte dalla legge 107, con particolare
riferimento all’organico di potenziamento e alla crescita professionale
continua del personale della scuola; 2,3 milioni andranno alla
formazione del personale Ata. Quasi 5 milioni finanziano lo sviluppo del
sistema di valutazione. La valorizzazione della figura del docente
passa anche attraverso l’assegnazione del Premio nazionale insegnanti,
l’Italian Teacher Prize.