Mascherine all'aperto ma niente lockdown
Nelle prossime ore dovrebbe arrivare un nuovo Dpcm con misure per fare fronte alla crescita della curva dei contagi da Covid-19 che da settimane si registra in tutto il Paese. Il premier Conte esclude il ritorno del lockdown così come l'abbiamo conosciuto nei mesi scorsi. In caso di situazioni particolarmente gravi potrebbero essere decise chiusure mirate. La scuola, per il momento, tiene bene
Il presidente del consiglio Conte potrebbe convocare per questa sera i ministri del suo governo non solo per dare il via libera alla proroga dello stato di emergenza, al momento in scadenza il 15 ottobre, ma anche per mettere a punto i contenuti del nuovo Dpcm con nuove e più restrittive misure anti Covid decise sulla scorta del costante aumento di contagi che si sta verificando da qualche settimana nel Paese. Fonti di Palazzo Chigi sottolineano che "non c'è nessuna intenzione da parte del governo di chiudere ristoranti, bar e locali come si legge su alcune testate, né di anticiparne l'orario di chiusura introducendo di fatto un coprifuoco". Lo stesso premier intervistato ieri in una trasmissione televisiva ha negato l’ipotesi di un secondo locldown. Di certo si sa che la più importante delle nuove norme anti contagio che il Dpcm potrebbe adottare è quella dell’uso obbligatorio delle mascherine anche all’aperto (come per altro già stabilito dai sindaci di alcune gandi città), mentre non dovrebbero essere previste strette particolari alle attività produttive.
Il nuovo dpcm dovrebbe avere una durata di trenta giorni e, secondo quanto affermato dal ministro Speranza, arriverà solo dopo un confronto con le Camere in programma nelle prossime ore e un nuovo passaggio con i rappresentanti di Regioni, Comuni e Province. Qualche anticipazione in più su quello che potrebbe accadere in caso di un pericoloso aggravamento dei contagi da Covid 19 è invece contenuto nella bozza di modifiche al decreto economico e fiscale su cui il Governo ha lavorato ieri. Se la curva dei contagi dovesse aumentare sensibilmente nei mesi finali del 2020, portando anche al raggiungimento di livelli di guardia in termini di ricoveri ospedalieri, il governo - si legge nel paragrafo dedicato al cosiddetto 'scenario avverso' - potrebbe reintrodurre chiusure selettive di alcuni settori e misure di distanziamento sociale". "Escludiamo nuovi lockdown, per questo dobbiamo evitare i contagi. Proprio perché l'obiettivo è non dover tornare a nuovi lockdown, dobbiamo mettere un surplus di attenzione e rigore nel contenimento del virus", è quanto affermato ieri dal ministro dell'Economia Roberto Gualtieri a RaiNews24.
Nella contabilità della curva dei contagi di queste settimane la riapertura delle scuole non avrebbe avuto l’impatto che in tanti temevano. "La scuola non ha avuto un impatto su residuale: nelle prime due settimane il personale docente contagiato è lo 0,047 per cento del totale, gli studenti lo 0,021 per cento, personale Ata 0,059%. I contagi nelle scuole sono casi sporadici e sono stati contratti per lo più fuori dalle scuole” ha affermato il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, che non ha mancato, però, di invitare il mondo della scuola a mantenere alto il livello di attenzione e di prudenza.