Manovra, ok definitivo della Camera
Conte: "Guardiamo con fiducia al futuro". Il premier: "In 100 giorni meno tasse e più soldi a famiglie, sanità, sicurezza"
"Via libera alla #Manovra2020. In 100 giorni: meno tasse per i lavoratori, più soldi per famiglie, Comuni, vigili del fuoco, sanità, incentivi alle imprese. Crescita, sostenibilità, ambiente, welfare, lotta all'evasione fiscale: con fiducia guardiamo al futuro dei cittadini". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Nella notte c'è stato, infatti, il via libera definitivo dell'Aula della Camera alla Manovra, su cui il governo ha incassato la fiducia. I voti a favore sono stati 312, 153 i contrari, due gli astenuti. In Aula al momento della votazione era presente il presidente del Consiglio.
A pochi minuti dal voto finale sulla Manovra, durante l'intervento di Leonardo Donno di M5S, i deputati di Fdi hanno esposto uno striscione in Aula alla Camera con la scritta "M5S parlava di rivoluzione, ora pensa solo a mangiare il panettone". E' bagarre. Intervengono i commessi. Federico Mollicone, tra i deputati Fdi che espone lo striscione, sale sui banchi ed il presidente Fico lo espelle. Mollicone dapprima fa resistenza, poi viene accompagnato fuori dall'Emiciclo dai commessi mentre la maggioranza urla "Fuori, fuori!".
Decine di micronorme, molti rinvii e un impegno complessivo passato da 30 a 32 miliardi. Arriva al traguardo la prima manovra giallorossa che blocca 23 miliardi di aumenti dell'Iva, stanzia 3 miliardi per alleggerire le buste paga dei lavoratori con redditi medio bassi, punta sul piano 'Cashless' per la lotta all'evasione e lancia il 'Green new deal' per la riconversione verde dell'economia. Una manovra riscritta più volte sia prima di arrivare in Parlamento sia tenendo in stand by i lavori delle Camere per i bisticci in maggioranza, dal carcere per gli evasori alle "microtasse", e che in gran parte si "vedrà" da metà del prossimo anno in poi: il taglio al cuneo fiscale e la discussa plastic tax, più che dimezzata, arriveranno a luglio, così come la lotteria degli scontrini - che doveva partire a gennaio ma è stata rinviata di sei mesi - e l'abbassamento da 3000 a 2000 euro del tetto al contante. Il superticket sparirà da settembre, la sugar tax partirà a ottobre.