Manovra economica all'esame del Parlamento
Prende avvio oggi l'iter parlamentare dell'esame di quanto messo a punto dal governo. L'approvazione deve avvenire entro il 31 dicembre
Prende il via oggi, con il passaggio nelle commissioni competenti, l’iter parlamentare della manovra economica messa a punto dal governo. Dovrà essere approvata entro il 31 dicembre prossimo. Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi si vanno definendo meglio alcune misure che potrebbero ancora essere modificate (ma non stravolte come ha affermato la premier Meloni) bel coeso del dibattito alla Camere. Rispetto alle anticipazioni sale l’aliquota dell’imposta sugli extraprofitti alle aziende energetiche, e vengono messi più paletti a “Opzione donna”, le cui uscite restano legate in base al numero dei figli. Arrivano poi risparmi dal comparto giustizia e spunta un fondo contro il consumo di suolo. Viene poi stanziato un miliardo per il contratto dei dipendenti pubblici. Per la Flat tax fino a 85mila euro serve l’ok di Bruxelles.
Sul fronte della tassazione degli extraprofitti l’imposta diventa un “contributo di solidarietà temporaneo per il 2023. Nella relazione tecnica il governo stima che la misura possa produrre un contributo di circa 2,56 miliardi di euro con effetto di cassa interamente nel 2023. Il numero complessivo dei soggetti a cui si applica il contributo è stimato di circa 7.000 unità.
Altra novità rispetto agli annunci riguarda l’“Opzione donna”. Le donne con 35 anni di contributi potranno uscire a 60 anni con un assegno pensionistico calcolato interamente con il contributivo. Viene introdotta una finestra a 59 anni riservata a chi ha un figlio, e una a 58 anni per chi ne ha due. L’anticipo pensionistico per le donne viene dunque prorogato per un altro anno, tuttavia cambiano i requisiti; infatti, lo scorso anno lo strumento non era modulato sul numero dei figli e prevedeva una finestra a 58 anni per le dipendenti e una a 59 anni per le autonome. Potranno beneficiare di Opzione donna solo le lavoratrici che “assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità”. Quelle con una “invalidità civile, superiore o uguale al 74%” o “licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale”.
Le altre novità contenute nella bozza della manovra inviata al Parlamento riguardano il suolo, con l’istituzione di un nuovo fondo destinato contrasto del suo consumo, con una dotazione di 160 milioni in cinque anni.
Nella bozza non mancano i tagli su giustizia e Agenzia delle Entrate, con risparmi sulle intercettazioni (1,5 mln) a quelli sulle carceri (9,5 mln) sino all’Agenzia delle entrate che dovrà ridurre le sedi sul territorio. È una parte della spending review del governo di Giorgia Meloni che serve a coprire la manovra.
Nella manovra, poi, è previsto un miliardo per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici nel 2023. L’aumento della soglia a 85mila euro della Flat Tax al 15% a favore delle partite Iva è, invece, subordinata al via libera della Commissione europea.