La Russa eletto presidente del Senato
L'esponente di Fratelli d'Italia eletto alla seconda carica dello Stato. Gli sono mancati, però, i voti di Forza Italia. Oggi tocca al presidente della Camera dei deputati
Ignazio La Russa, senatore di Fratelli d’Italia, è stato eletto presidente di Palazzo Madama nella prima seduta della XIX legislatura. Ha ricevuto 116 voti e la maggioranza assoluta richiesta era di 104. Voti sparsi sono andati alla senatrice a vita Liliana Segre (2) e al leghista Roberto Calderoli (2) mentre le schede bianche sono state 66. Una parte dei senatori di Forza Italia non ha votato, ma La Russa ha ottenuto alcuni consensi al di fuori della coalizione di centro-destra.
Subito dopo la proclamazione da parte della senatrice Segre, che presiedeva come membro più anziano dell’assemblea, il neo-presidente del Senato ha tenuto un discorso in cui ha detto tra l’altro che “un’Italia più coesa, pacificata e unita è certamente la migliore e la più importante pre-condizione per poter affrontare efficacemente ogni emergenza e ogni criticità”. “Famiglie, imprese, terzo settore e volontariato, cittadine e cittadini: tutti chiedono lavoro, dignità, sicurezza, benessere – ha aggiunto La Russa – e tocca a noi, maggioranza e opposizione, provare a dare risposte giuste e urgenti”.
“Oggi sono particolarmente emozionata – ha affermato la Segre nel saluto in apertura di seduta in cui ha ricordato in modo esplicito la vergogna delle leggi razziali – di fronte al ruolo che in questa giornata la sorte mi riserva. In questo mese di ottobre, nel quale cade il centenario della marcia su Roma che dette inizio alla dittatura fascista, tocca proprio a me assumere momentaneamente la presidenza di questo tempio della democrazia che è il Senato della Repubblica”. “Il principale ancoraggio attorno al quale deve manifestarsi l’unità del nostro popolo – ha sottolineato la senatrice a vita – è la Costituzione repubblicana”.
La richiesta nelle prime tre votazioni della maggioranza del 2/3 ha impedito alla Camera dei deputati di chiudere la prima giornata di lavori con l’elezione de proprio presidente. Si riprenderà questa mattina con una novità: il cambio di candidato da parte della Lega. Ricccardo Molinari “papaile” sino a ieri dovrebbe essere destinato, secondo le parole del segretario Salvini, “ad altro”. Ho chiesto a Riccardo Molinari – ha affermato - la disponibilità a proseguire il suo mandato da capogruppo della Lega a Montecitorio, nonostante avesse tutte le carte in regola per fare il Presidente della Camera. Dopo un incontro con i vicesegretari del suo partito, Salvini sembrerebbe avere puntato su Lorenzo Fontana, già ministro per la famiglia e le disabilità sino alla rottura del “Papete” del 2019.