La Giornata mondiale dell'acqua
Tante le iniziative in programma oggi per riflettere su un bene sempre più scarso e sui tanti sprechi che ancora se ne fanno. Nel Bresciano impianti aperti alla cittadinanza per conoscere il ciclo idrico integrato
Si celebra oggi la Giornata mondiale dell’acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 pensata per riflettere sull’importanza di un bene ormai non più accessibile a una parte sempre crescente delle popolazioni del mondo. Il tema della Giornata 2023 è “Accelerating change” (accelerare il cambiamento). Sul sito dedicato al World Water Day si legge: “Questa giornata ha come obiettivo accelerare il cambiamento per risolvere la crisi idrica e sanitaria. E poiché l’acqua riguarda tutti noi, ognuno deve fare la sua parte. Quindi anche tu. Tu e la tua famiglia, la tua scuola e la tua comunità potete fare la differenza cambiando le modalità di consumo dell’acqua nella vita quotidiana”. In questa prospettiva si collocano molte delle iniziative messe in campo per la Giornata.
A Brescia A2A Ciclo idrico e Azienda Servizi Valtrompia (Asvt) hanno deciso di aprire in via straordinaria quattro impianti tra città e provincia per dare modo alle persone (dai bambini agli adulti) di scoprire attraverso visite guidate come avviene il ciclo integrato delle acque, dalla captazione alla depurazione fino alla distribuzione finale. Sabato 25 e domenica 26 marzo dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 17.30 sarà quindi possibile accedere alla Fonte di Mompiano, al Depuratore di Verziano, al Depuratore di Gavardo (in località Vallone) e al Depuratore della Valtrompia a Concesio prenotandosi tramite un’apposita piattaforma sul sito impiantiapertia2a.it Ogni singola visita, rigorosamente guidata per questioni di sicurezza, dura tra i 30 ed i 45 minuti e prevede la spiegazione da parte di un tecnico del sistema di funzionamento degli impianti e i vari passaggi dell’acqua. Per promuovere la “Giornata mondiale dell’acqua”, fino a domenica 26 marzo sulla grande parete “spoglia” dell’edificio che si affaccia su Largo Formentone, dalle 18.30 alle 24 viene inoltre proiettato un video sugli impianti visitabili.
“Il 2023, proprio per le condizioni climatiche che stiamo vivendo e le previsioni che vengono fatte – ha detto Tullio Montagnoli di A2A presentando l’iniziativa – sarà un anno difficile da gestire. Cerchiamo quindi di sensibilizzare la popolazione con iniziative mirate per imparare ad essere consapevoli di che cosa vuol dire avere l’acqua in casa e come usare questo bene”. Una risorsa, anche economica, che è presente su tre quarti del pianeta ma di cui solo l’1% è utilizzabile. Circa 2 miliardi di persone, ha aggiunto, non hanno accesso all’acqua, circa 4 miliardi non dispongono di servizi sanitari come le fognature, il 40% delle scuole nel mondo non ha bagni nella struttura. E sempre restando tra i grandi numeri, il 50% dell’acqua dolce disponibile è destinata all’agricoltura, il 30% è resa potabile, il 27% è utilizzata nell’industria, il restante 3% ad usi vari. Per Piercostante Fioletti di Astv “la predominanza di depuratori nelle visite guidate ha come obiettivo quello di far comprendere come essi sono l’elemento fondamentale che permette di risanare le acque reflue prima di restituirle al territorio”.
In occasione della Giornata mondiale dell’acqua 2023, Legambiente ha diffuso un dossier a tema “accelerare il cambiamento”. “In un periodo storico in cui i cambiamenti climatici in atto si stanno facendo sempre più evidenti, accelerando e aumentando in termini di intensità e di impatti sul territorio, la corretta tutela e gestione dell’acqua diventa quanto mai fondamentale per salvaguardare tanto gli ambienti naturali quanto le attività antropiche”, si legge nella premessa. Per raggiungere l’obiettivo (“accelerare il cambiamento”, per Legambiente è necessario “Un cambio d’approccio che mette al centro l’ambiente urbano come ‘laboratorio’ in cui migliorare concretamente la gestione idrica nel nostro Paese”. Al fine di promuovere il risparmio e la gestione più accurata e accorta dell’acqua, Legambiente ha rilasciato un decalogo che prevede, tra l’altro, l’approvazione in tutti i Comuni di Regolamenti edilizi con obblighi di recupero, riutilizzo e risparmio dell’acqua; l’introduzione di Criteri Ambientali Minimi per migliorare la gestione idrica attraverso gli appalti pubblici; infrastrutture e tetti verdi; riuso, recupero e riciclo delle risorse idriche; ammodernamento della rete idrica per evitare le perdite di rete e gli sprechi.; efficientamento nella depurazione delle acque reflue urbane, preziose anche perché riutilizzabili per l’agricoltura. A questi si aggiungono una serie di comportamenti virtuosi che ogni singola persona può mettere in atto nella quotidianità per salvare l’ambiente e risparmiare acqua.
“Cittadinanzattiva”, invece, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua presenta uno studio che quantifica la spesa che ogni famiglia italiana ha sostenuto nel 2022 per la bolletta idrica. La cifra media è 487 euro con un aumento del 5,5% rispetto al 2021. Il dato è uno dei tanti contenuti nella diciottesima edizione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, che ha preso in esame le tariffe per il servizio idrico integrato applicate in tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2022 in riferimento ad una famiglia tipo composta da 3 persone un consumo annuo di 192 metri cubi. Nella composizione del costo finale sono comprese le voci relative a: acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione, quota fissa (o ex nolo contatori), componenti di perequazione (UI1, UI2, UI3 e UI4) e Iva al 10%. Le cifre indicate nel dossier di “Cittadinanzattiva” vanno di pari passo con i dati indicati nello stesso studio sullo spreco e la dispersione di risorse idriche in Italia. A partire dagli ultimi dati Istat, “Cittadinanzattiva” certifica che la dispersione idrica nei capoluoghi di provincia è pari in media al 36,2% e raggiunge il 42,2% come territorio complessivo italiano. In alcune aree del Paese (soprattutto Sud e Isole) si disperde più della metà dei volumi d'acqua immessi in rete. Nel 2021, rispetto all'anno precedente, è aumentato il numero di capoluoghi di provincia (da 11 a 15) in cui sono state adottate misure di razionamento dell'acqua per uso domestico su tutto o parte del territorio comunale. Gli italiani sono quelli che in Europa consumano più acqua (la media europea è di 120 litri per persona al giorno e quella italiana è di ben 236).