Il mondo della cooperazione è in lutto
Ha destato una vasta eco anche nel Bresciano la notizia dell'incidente aereo che ieri, a pochi chilometri da Addis Abeba, in Etiopia, ha causato la morte di 157 persone. Tra le vittime italiane anche tre rappresentanti della onlus bergamasca "Africa Tremila".
Disastro aereo, ieri, in Etiopia costato la vita a 157 persone che erano in volo verso la capitale del Kenya Nairobi. Poco dopo il decollo dall’aeroporto di Addis Abeba, in Etiopia, il comandante del Boeing 737 del volo dell'Ethiopian Airlines diretto a Nairobi, in Kenya, ha chiesto di rientrare per alcune difficoltà riscontrate. La compagnia ha reso noto che l’aereo era stato consegnato a novembre 2018 e non aveva mai avuto problemi.
Il volo è durato solo 6 minuti poi per i 157 passeggeri a bordo – 8 membri dell’equipaggio e altre 149 persone - non c’è stato nulla da fare, l’aereo si è schiantato alle 8.44 locali, vicino alla località di Bishoftu, a sud est della capitale etiope. Tra le vittime vi erano alcuni delegati dell'Assemblea dell'Onu per l'Ambiente che si aprirà domani a Nairobi.
Tra le vittime del disastro aereo ci sono anche otto italiani, tra di loro tre volontari appartenenti alla onlus di Bergamo “Africa Tremila”: il presidente Carlo Spini e la moglie Gabriella Vigiani di Sansepolcro (in provincia di Arezzo), e il tesoriere Matteo Ravasio, commercialista bergamasco. Dovevano raggiungere il Sud Sudan dove avrebbero dovuto consegnare delle attrezzature mediche in viaggio su alcuni camion. Sull'aereo c’era anche Paolo Dieci, romano, presidente del Cisp, il Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli. A perdere la vita anche Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale, assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana, doveva partecipare a Malindi, in Kenia, ad una conferenza internazionale promossa dall'Unesco con la partecipazione di archeologi provenienti da tutto il mondo. Era stato chiamato per la sua grande competenza nel settore dell'archeologia marina. Hanno perso la vita anche Virginia Chimenti, funzionaria del World Food Programme, Pilar Buzzetti, romana, anche lei impegnata con il Wfp, e Rosemary Mumbi. Lavorava a Roma alla Fao, ma di nazionalità inglese, un'altra delle vittime, Joana Toule.
La tragedia aerea in Etiopia, che ha visto 157 vittime e fra esse 8 connazionali, - scrive il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella - mi addolora profondamente. Il Paese guarda con riconoscenza al loro impegno professionale e di vita, speso sul terreno della cultura e dell’archeologia, della cooperazione, di organizzazioni internazionali a servizio dello sviluppo umano". Il premier Giuseppe Conte ha espresso il suo cordoglio ai familiari, il ministro degli Esteri Enzo Moavero ha assicurato massima assistenza da parte della Farnesina.
L’incidente aereo di ieri ha avuto una forte eco anche nel Bresciano, dove importante è la presenza di associazioni e persone impegnate nel campo della cooperazione internazionale. Fra le ong bresciane, infatti, non mancano le realtà impegnate proprio negli stessi territori in cui opera “Africa Tremila” e l’aeroporto internazionale di Addis Abeba è un punto di passaggio obbligato per molti dei missionari bresciani, sacerdoti, religiosi e laici che operano nel continente africano per raggiungere i Paesi in cui sono impegnati.