Giovani: futuro in cooperativa
Secondo alcuni dati che raccontano il periodo 2019 – 2022/23, il cosiddetto “inverno demografico cooperativo” si è accentuato ulteriormente rispetto al passato. Ciò significa che si sono registrate meno iscrizioni di cooperative all’Albo delle società cooperative, un netto -9,2% nel 2023 rispetto al 2022. Si tratta di un fenomeno che può essere ricondotto, si legge nell’analisi pubblicata nel numero 243 di “Studi & Ricerche” di Fondo Sviluppo per Confcooperative, a diverse cause, tra tutte l’incertezza economica, il perdurare delle crisi geopolitiche che influenzano negativamente, la volontà e le possibilità di fare impresa, in particolare nei giovani, e le scarse conoscenze dello strumento cooperativo.
Eppure la cooperazione continua a dimostrare la propria specificità. “Con oltre 1,6 milioni di posizioni lavorative e un fatturato di 122 miliardi di euro nel 2021, le cooperative sono un attore importante dell’economia nazionale, con un ruolo significativo nella creazione di valore, redditi, occupazione e coesione sociale”. Così le descrive Euricse, l’Istituto europeo di ricerca sull’impresa cooperativa, nel “Rapporto sulla cooperazione in Italia” pubblicato nel 2023 e voluto per analizzare l’evoluzione del sistema attraverso caratteristiche economiche, occupazionali e sociali. Dallo studio emerge anche che le opportunità di impiego si concentrano nelle cooperative di produzione e lavoro (39,4%) e quelle sociali (39,3%) – dati sul totale delle posizioni lavorative – e che i giovani si approcciano più ai nuovi modelli cooperativi che si pongono come ponte tra il mondo dell’impresa e il terzo settore.
Dietro ogni attività ci sono persone, professionalità e competenze – scriveva qualche tempo fa Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative – oltre a passione, generosità e dedizione per lo sviluppo del modello cooperativo che noi continuiamo a ritenere fondamentale per il nostro Paese. È un modello che garantisce, quando applicato autenticamente, equità socioeconomica, inclusione, sviluppo sostenibile di comunità e territori” e che punta sui giovani offrendo loro “percorsi di formazione rilevanti, esperienze in prima persona e affiancamento di dirigenti senior su progetti specifici per dare sempre più sostanza alle loro nuove idee, terreno fertile sul quale costruire nuova cooperazione”.
Il 2024 è un anno di grande cambiamento per la cooperazione italiana: la stagione assembleare rinnoverà tutte le cariche attuali – a livello nazionale, regionale e provinciale. Guardando al futuro l’auspicio di Confcooperative, affidato alla rubrica “Giovani e cooperazione” presente nel notiziario, in particolare, è che sempre più giovani trovino, nel modello cooperativo, un valido sostegno per crescere, per fare, per costruire e perché ciò accada è necessario “che il mondo della cooperazione sappia aprirsi in modo nuovo ai giovani che sognano un progetto di impresa rendendo la cooperazione un’opzione interessante”.