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Ancona
14 ott 2024 07:45

G7 Salute ad Ancona: le sfide dell'invecchiamento

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La città marchigiana ha ospitato l'incontro nei giorni scorsi. Molti i temi affrontati per rispondere ai bisogni di una popolazione sempre più anziana. Tra i partecipanti il parlamentare Pd Gianantonio Girelli

Secondo i dati del 2020 dell'Organizzazione mondiale della Sanità, l'aspettativa di vita media mondiale è di 73.3 anni ed è cresciuta in media di 6.5 anni, passando da 66.8 a 73.3 anni. La stessa fonte di dati riporta che nei Paesi del G7 l'aspettativa di vita è di 81.9 anni e che in Italia è cresciuta di 3.6 anni dal 2000 al 2020. Da dati Istat, nel 2020 l'aspettativa di vita nel nostro Paese era di 83 anni, nel 2024 è di 84 anni. L'aspettativa di vita, dunque, è significativamente aumentata dall'inizio del XX secolo, ma una vita più lunga non è di per sé garanzia di una vecchiaia più felice: il rischio, infatti, è quello di trascorrere l'ultima parte della vita condizionati dalle conseguenze delle patologie croniche, come le malattie cardiovascolari, dismetaboliche e quelle legate al declino cognitivo, e dalle disabilità ad esse correlate. I temi sono stati al centro della sessione dal titolo 'Invecchiamento attivo e in salute attraverso la prevenzione in tutte le fasi della vita e l'innovazione', che si è svolta oggi al G7 Salute di Ancona.

La vera sfida da affrontare, secondo gli esperti, è dunque "creare comunità 'a misura di anziano' con il supporto di reti familiari, amicali, istituzionali, che prestino attenzione all'ambiente fisico e sociale, nonché ai fattori che possono influenzare la possibilità per gli anziani di invecchiare attivamente e in salute". Diverse le azioni da intraprendere: ripensare l'organizzazione dei sistemi sanitari per adeguarli ai nuovi bisogni sanitari della popolazione, garantendone la sostenibilità; mettere al centro i pazienti, attraverso una medicina personalizzata e una organizzazione nell'erogazione delle cure, secondo logiche più vicine ai bisogni dei cittadini. Il coinvolgimento degli anziani, dalla pianificazione all'implementazione degli interventi, sempre secondo gli è infatti un "elemento decisivo per garantire l'efficacia, la replicabilità, la sostenibilità e la continuità degli interventi, basati sui reali bisogni rilevati dagli stessi anziani".

“Certo - scrive in un articolo che sarà ospitato sul prossimo numero de ‘La Voce del Popolo”, Gianantonio Girelli, parlamentare PD e membro della delegazione italiana che ha preso parte alle giornate di Ancona - rimangono due sfide aperte una nazionale una, mi permetto di dire, umanitaria. Nazionale, nel come mettere a fianco di queste importanti riflessioni, la risposta ai problemi che le persone vivono quotidianamente. Problemi che si chiamano liste d’attesa, obbligo di “acquistare” prestazioni, rinuncia alla cura per l’impossibilità finanziaria e territoriale di farlo… Passano attraverso decisioni coraggiose, partendo dal mettere più risorse in sanità, ma iniziando a guardare in modo diverso alla sanità, non più intesa come cura di una malattia, ma come presa in carico della complessità di una persona.

Umanitaria, perché come il Covid ci ha insegnato, non esiste vera salute se non si cerca di garantirla a tutti. Riguarda la disparità sociale dei singoli stati, riguarda il principio di solidarietà che deve coinvolgere la parte del mondo per così dire evoluta, verso l’altra parte, che vive situazioni di estrema precarietà e vulnerabilità, anche sanitaria”.

14 ott 2024 07:45