Estate: come affrontare le malattie croniche
Nella prima estate post Covid, l’anziano si riscopre un malato cronico. Il virus non se ne è andao del tutto e neanche la cronicità è mai sparita, ma tornare in una sorta di normalità comporta anche il ritorno a patologie antiche che diventano improvvisamente nuove, perchè troppo a lungo trascurate. Si può correre ai ripari e si deve farlo soprattutto in estate, ad esempio ricorrendo a una corretta esposizione al sole e alla dieta tipo “mediterranea” con adeguato apporto di nutrienti, tra cui calcio e vitamina D.
Come spiega Piero Secreto, Direttore di Struttura Complessa al Presidio Ospedaliero Riabilitativo Beata Vergine Della Consolata, "molto spesso la malattia cronica non è stabile nel tempo, ci sono frequenti riacutizzazioni e remissioni, ogni giorno è diverso dall’altro".
L'approfondimento
Le principali “Patologie Disabilitanti” sono: l’osteoartrosi, soprattutto alle anche e ginocchia; l’osteoporosi con il rischio di fratture vertebrali e del femore in seguito a caduta; l’ictus cerebrale; la Malattia di Parkinson e i parkinsonismi, il 30% dei casi associati a demenza.
Altre patologie comuni nell'aziano sono: la demenza, la depressione, lo scompenso cardiaco, l'asma, le bronchiti croniche, l'ipovisus e la sordita. Si tratta di patologie alla base anche della Sindrome da Deprivazione Sensoriale.
Il principale fattore di rischio di invecchiamento patologico è rappresentato dalla sedentarietà.
Altri importanti fattori di rischio sono: le alterazioni dell’equilibrio; le sindromi vertiginose; la tendenza all’allettamento; le abitudini voluttuarie come il fumo e l'alcool;•i deficit sensoriali di vista e udito; l'alterazione della masticazione; un'alimentazione inadeguata; la patologia del piede.
La prevenzione
Per prevenire l’invecchiamento patologico sono importanti le misure generali non farmacologiche, come: l'attività fisica regolare; la corretta esposizione al sole; la dieta tipo “mediterranea” con adeguato apporto di nutrienti, tra cui calcio e vitamina D; la cessazione del fumo; la limitazione degli alcoolici; l’ottimizzazione della terapia con farmaci potenzialmente dannosi per l’osso o che aumentano il rischio di cadute e la Rimozione dei rischi ambientali di caduta. Altrettanto importanti sono le attività che potenziano il senso dell’equilibrio, come camminare su sentieri o in salita, partecipare a corsi di ballo o semplicemente fare le scale senza appoggiarsi al corrimano. Per i pazienti con maggiore mobilità è consigliabile anche andare in bicicletta e fare esercizi di semi-piegamento degli arti inferiori senza appoggio delle mani.
L'attività fisica aiuta a prevenire il livello di invecchiamento patologico. Ma quali sono i livelli consigliati? Innanzitutto, spiega Secreto, almeno 30 minuti di attività fisica moderata per la maggior parte dei giorni della settimana, fino a 45-60 minuti per evitare il sovrappeso. Di fatto, è possibile effettuare i "30 minuti" anche in diversi momenti, non obbligatoriamente in modo consecutivo. Inoltre, anche camminare è un metodo efficace: 10.000 passi al giorno sono l'ideale per prevenire l'invecchiamento patologico. Sotto questa soglia, infatti, non vi sarebbe un effetto protettivo; mentre un aumento dei tempi o dell’intensità garantisce un effetto protettivo maggiore. In più, il cammino deve avere una intensità sufficiente ad aumentare moderatamente la frequenza cardiaca, per un periodo di 10 minuti o più.
L’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio FATEBENEFRATELLI è presente in 50 paesi dei 5 continenti, con circa 400 opere apostoliche. La Provincia Lombardo Veneta, essendo parte di questa grande comunità ospedaliera, realizza la propria vocazione religiosa dedicandosi al servizio della Chiesa prestando, senza scopo di lucro, attività sanitarie ed assistenziali in particolare nei confronti di malati e bisognosi. La mission della PLV è in primo luogo l’ospitalità realizzata attraverso interventi appropriati di prevenzione, promozione della salute, cura e riabilitazione, che garantiscano ad ogni utente la cura più adeguata al proprio bisogno di salute, in una logica di corretto ed economico uso delle risorse. La PLV esplica la propria attività assistenziale in 4 contesti regionali differenti (Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia), attraverso 9 strutture sanitarie/socio-sanitarie accreditate presso il SSN per 2192 posti letto complessivi. I Fatebenefratelli, sulle orme del loro fondatore San Giovanni di Dio, si impegnano a garantire un’assistenza integrale, che pertanto consideri e abbracci tutte le dimensioni della persona umana: fisica, psichica, sociale e spirituale. Tale assistenza umanizzata viene agita ogni giorno grazie alla compartecipazione alla missione da parte dei Fatebenefratelli e dei circa 2200 collaboratori assunti a vario titolo all’interno della Provincia Lombardo Veneta.