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Canazei
di REDAZIONE 04 lug 2022 07:57

Dopo la Marmolada occhi puntati sui ghiacciai

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Il crollo del saracco che ieri ha causato la morte di 6 persone (ma il bilancio è ancora provvisorio) preoccupa anche lo stato di salute del ghiacciaio bresciano, da anni osservato speciale

È, per ora, di sei morti, 9 feriti e 16 i dispersi il bilancio provvisorio delle vittime del crollo di un enorme seracco avvenuto ieri sulla Marmolada,gruppo montuisi delle Dolomiti al confine tra la provincia di Trento e la provincia di Belluno, a causa delle temperature elevate che hanno reso precarie le condizioni del ghiacciaio. Proprio sabato sulla Marmolada era stato raggiunto il record delle temperature, con circa 10 gradi in vetta.

La massa di materiale staccatosi dal ghiacciaio della Marmolada è scesa da una velocità di 300 chilometri l'ora. È quanto hanno accertato i tecnici del Soccorso Alpino che hanno mappato tutta l'area della montagna in cui si è verificato il crollo del seracco. Una parte consistente del ghiacciaio è ancora attaccata alla montagna: si tratta di un fronte di ghiaccio di 200 metri con un'altezza di 60 metri ed una profondità di 80 metri.

Il seracco di ghiaccio che si è staccato dalla cima della Marmolada ha travolto più cordate di escursionisti che stavano salendo in vetta. Secondo una prima ricostruzione del soccorso alpino, il distacco è avvenuto dalla calotta sommitale del ghiacciaio della Marmolada, sotto Punta Rocca, una valanga di neve, ghiaccio e roccia che ha travolto nel suo passaggio anche la via normale dove stavano salendo gli alpinisti. La situazione sulla montagna è ancora a rischio e per evitare nuovi distacchi l'elicottero del Soccorso Alpino di Trento sta provvedendo alla bonifica dell'area con la 'Daisy Bell' (un sistema elitrasportato per il distacco programmato delle valanghe, ndr) e scongiurare così il più possibile il pericolo per gli operatori. Sul posto anche gli elicotteri del Suem di Pieve di Cadore, di Dolomiti Emergency di Cortina, di Trento, della Protezione civile della Regione Veneto, dell'Air service center e le stazioni del Soccorso alpino bellunese e trentino. Diciotto persone sono state fatte evacuare dalla cime di Punta Rocca e sono state fatte rientrare tutte quelle che si trovavano più in basso.

Il disastro avvenuto ieri ha fato scattare l’allarme anche nel Bresciano per lo stato di salute del ghiacciaio del Presena, situato sul confine tra la Val di Sole e la Valle Camonica, quindi tra Trentino e Lombardia, parte del gruppo montuoso della Presanella.

Nelle scorse settimane, in anticipo sui tempi consueti, la società Carosello, che he gestisce gli impianti al Tonale, ha coperto parte dei ghiacciaio con i teli geotermici. Si tratta di u  progetto studiato per evitare o rallentare le conseguenze del riscaldamento globale è iniziato nel 2008 e mira a evitare lo scioglimento: un fenomeno progressivo che sta facendo sparire i ghiacciai dell’arco alpino e con essi le riserve idriche per i paesi di montagna, i fiumi e di conseguenza le pianure fino al mare, come dimostrano le condizioni attuali del fiume Po’, sceso ai minimi storici di questo periodo e quelli del fiume Oglio e del lago d’Iseo, che sono stati molto molto bassi per i primi quattro mesi e mezzo dell’anno 2022 e che solo ora stanno recuperando alcuni centimetri.

A poche settimane dalla posa dei teli la parte di ghiacciaio non coperta è calata di oltre un metro. A tutela del ghiacciaio del Presena opera da oltre un anno anche la start up Glac Up, nata per salvaguardare e valorizzare i ghiacciai alpini coinvolgendo persone, aziende, comunità scientifiche e comunità locali. Tra le prime azioni della start up c’è Il progetto si occupa del ghiacciaio del Presena, nel comprensorio Pontedilegno-Tonale, dove si pratica sci invernale e su cui, dall’estate del 2008 è messa in campo un’attività di protezione attiva del ghiacciaio tramite l’utilizzo di teloni bianchi. Questa pratica è volta a mitigare gli effetti del cambiamento climatico sul ghiacciaio, rallentarne lo scioglimento e permettere a tutti noi di viverlo più a lungo.

REDAZIONE 04 lug 2022 07:57