Dal 3 giugno l'attesa Fase 3
Restano però in vigore alcune vigore, come l'obbligatorietà dell'uso della mascherina nei luoghi chiusi, l'obbligo di restare in casa con una temperatura superiore ai 37,5.In Lombardia in vigore sino al 14 giugno un'ordinanza firmata dal presidente Attilio Fontana
Il 3 giugno riapre l'Italia e comincia la "Fase 3". Saranno concessi gli spostamenti tra regione e regione senza più autocertificazione, ma resteranno alcuni divieti magari poco noti. Non ci si potrà togliere, per esempio, la mascherina nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto. L'arrivo della Fase 3 non prevede allentamenti per quanto riguarda i contatti fisici: restano le norme previste del Dpcm in vigore che prevede l'obbligo del distanziamento sociale a un metro. Resta l’obbligo di restare in casa per chi abbia una infezione respiratoria con febbre superiore ai 37,5 gradi. Nonostante l’avvio della Fase 3 gli assembramenti che restano vietati su tutto il territorio nazionale, così come restano 'sorvegliati speciali' i luoghi delle città più frequentati per la presenza di bar e ristoranti e rimane l'obbligo di consumare ai tavoli entro una certa ora. La riapertura dei centri estivi per i minori è fissata al 15 giugno. Alla stessa data è fissata la riapertura per cinema e teatri mantenendo però il rispetto della distanza di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1.000 spettatori per spettacoli all'aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.
In Lombardia, che continua a essere la regione più colpita, nonostante il calo dei contagi, è l’ordinanza firmata il 29 maggio (in vigore dall’1 al 14 giugno) dal presidente Fontana prevede anche la riapertura delle seguenti attività: centri massaggi e centri di abbronzatura, piscine, palestre, parchi tematici e di divertimento, circoli culturali e ricreativi, svolgimento di prove e attività di produzione di spettacoli dal vivo, in assenza di pubblico, attività di spettacolo, cinema e teatri (a partire dal 15 giugno), servizi per l’infanzia e l’adolescenza (a partire dal 15 giugno).
L’ordinanza regionale aggiorna anche le Linee guida con le indicazioni operative per le nuove attività in apertura, e ulteriori aggiornamenti per altre attività tra cui: musei, ristoranti, bar, parrucchieri, estetiste e altre attività commerciali; esperienze formative di tirocinio anche in presenza, esclusivamente negli ambiti di lavoro ove non sussistono le restrizioni all’esercizio dell’attività; attività di addestramento di cani e cavalli e altre specie animali in zone ed aree attrezzate, anche mediante addestratori e centri cinofili; censimenti e piani di controllo della fauna selvatica, secondo quanto previsto dalla l.r. 26/1993.
L’ordinanza regionale conferma anche in Lombardia l’obbligo di indossare mascherine o qualsiasi altro indumento a protezione di naso e bocca, anche all’aperto, tranne nel caso di intense attività motorie o sportive. Per i soggetti sottoposti a quarantena resta il divieto assoluto di muoversi dalla propria abitazione o dimora fino al momento in cui non viene accertata la guarigione.
Le attività economiche e produttive sono consentite a condizione che si rispettino i contenuti dei protocolli o delle linee guida Inail, in modo da assicurare livelli adeguati di protezione per prevenire o ridurre il rischio di contagio. Il mancato rispetto dei protocolli o delle linee guida determina la sospensione dell’attività fino al momento in cui vengono ripristinate le condizioni di sicurezza.
L’Ordinanza Regionale n. 555 conferma, fino al 14 giugno, le prescrizioni e raccomandazioni già previste per i datori di lavoro dall’Ordinanza n. 547 del 17 maggio 2020, tra cui l'obbligo di misurazione della temperatura di tutti i dipendenti, di comunicare tempestivamente i casi sospetti all’Ats di riferimento, e la raccomandazione di scaricare e utilizzare l’app “AllertaLom” compilando il questionario “CercaCovid”. La misurazione della temperatura dei clienti / utenti è fortemente raccomandata, mentre diventa obbligatoria in caso di accesso ad attività di ristorazione con consumazione al tavolo e per l'accesso ai parchi tematici, faunistici e di divertimento.
Per concludere tra le disposizioni poco note per la Fase 3 ci sono quelle relative all’uso della auto e della moto con l’obbligo del mantenimento delle distanze interpersonali. Cosa sarà possibile? In auto si può viaggiare tutti insieme solo se si fa parte dello stesso nucleo familiare, altrimenti saranno consentite al massimo 2 persone, entrambe con la mascherina: il guidatore e un solo passeggero sul sedile posteriore. Tre persone, invece, se la macchina è dotata di tre file di sedili. In moto si dovrà viaggiare da soli: sarà ammesso il secondo passeggero solo se familiare o se vive nella stessa casa del pilota. In Liguria il governatore Toti ha firmato un'ordinanza che consente di andare in due, anche non conviventi, ma solo con casco integrale e mascherina.