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Roma
di REDAZIONE 11 feb 2022 07:32

Da oggi all'aperto senza mascherine

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Cade da oggi l''obbligo dell'uso del presidio sanitario. Preoccupazione della comunità scientifica per il 1° aprile, quando la misura cadrà anche al chiuso

Da oggi l’Italia saluta l'obbligo dell’uso delle mascherine all’aperto, primo passo di quelli che molti definiscono un ritorno alla normalità. L'ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, prevede comunque che anche in zona bianca vengano sempre portate con sé e restino obbligatorie in caso di assembramenti. Fa eccezione la Campania: l'ordinanza del governatore Vincenzo De Luca dispone il mantenimento di obbligo di mascherina all'aperto.

Alcuni esperti, però, sostengono che la scelta sia azzardata, vista la circolazione ancora elevata del virus e la variante Omicron (ieri 75.861 i nuovi contagi e 325 morti)

Nell'ordinanza sulle mascherine del ministro Speranza si legge che "fino al 31 marzo  è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private".

Il provvedimento specifica, inoltre, che l'obbligo "non sussiste quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi. Sono fatti salvi, in ogni caso, i protocolli e le linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico".

Sino al 31 marzo, però, viene stabilito l’obbligo di portare sempre con sé la mascherina e indossarla anche all'aperto in caso di assembramento.

Durante l'attività sportiva non è obbligatorio indossare le mascherine di protezione anti-Covid, sottolinea l'ordinanza firmata dal ministro della Salute. Il provvedimento ricorda anche che "non hanno l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie: i bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter fare uso del dispositivo".

Molti già stanno guardando con attenzione al 1° aprile, quando dovrebbe venire meno anche l’obbligo dell’uso all’interno. Le preoccupazioni non mancano. "Le mascherine al chiuso dovremo tenerle almeno fino all'estate" è stato il parere di Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute, ospite di una trasmissione televisiva. Più netto, invece, il parere di Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. "Con il fatto che si sta avvicinando la scadenza dello stato di emergenza, nel dibattito scientifico e politico si stanno introducendo termini che ci convincono poco. Si parla di un virus rabbonito o di fine pandemia. Sono distorsioni della realtà molto azzardate. Si parla anche di abolizione delle mascherine al chiuso, che in questo momento mi sembrerebbe una follia”.

"Siamo in una fase che ci vede verso l'uscita da questa quarta ondata soprattutto grazie ai vaccini - ha concluso Cartabellotta – ma nonostante l'obbligo vaccinale per gli over 50, in questa fascia d'età c'è un'ulteriore discesa del numero di persone che si vaccinano per la prima volta: abbiamo il 40% in meno rispetto alla settimana precedente. Inoltre, nella fascia pediatrica 5-11 solo un terzo della popolazione ha fatto la prima dose. Questi dati sono il nostro Tallone d'Achille".

REDAZIONE 11 feb 2022 07:32