Da Arcore a Palazzo Chigi: la storia di Berlusconi
La vicenda umana e politica del creatore di Forza Italia. Il telegramma di papa Francesco alla famiglia. Domani alle 15 i funerali nel Duomo di Milano
È morto stamattina Silvio Berlusconi. Da venerdì era ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano per accertamenti programmati per la sua “patologia ematologica”. Tre volte presidente del Consiglio dei ministri, fondatore di Forza Italia, Berlusconi avrebbe compiuto 87 anni a fine settembre.
Impresario edile, nel 1975 ha costituito la società finanziaria Fininvest e nel 1993 la società di produzione Mediaset. Tra fine anni ’80 e inizio anni ’90 Berlusconi effettua anche investimenti nel settore delle grandi distribuzioni, acquisendo prima il gruppo Standa e poi i Supermercati Brianzoli. È del febbraio 1986 l’acquisizione del Milan, club calcistico di cui è stato presidente dal 24 marzo 1986 al 13 aprile 2017: con lui al comando i rossoneri hanno conquistato 29 trofei ufficiali in 31 anni: 8 campionati italiani, 1 Coppa Italia, 7 Supercoppe italiane, 5 Uefa Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 5 Supercoppe Uefa e una Coppa del mondo per club Fifa. Negli ultimi anni, con il sodale Adriano Galliani, aveva rilevato la proprietà del Monza, conquistando la Serie A.
Sul fronte politico, dopo il sostegno al Partito socialista italiano di Bettino Craxi, è del gennaio 1994 la sua “discesa in campo”, annunciata con un videomessaggio registrato che si apre con “L’Italia è il Paese che amo”. Alle successive elezioni, nel marzo 1994, il Cavaliere si afferma con Forza Italia e guida la sua prima esperienza al governo, sostenuto da una coalizione con Lega Nord e Alleanza Nazionale, per alcuni mesi, fino a fine anno. Berlusconi tornerà a Palazzo Chigi dopo le vittorie nelle elezioni 2001 (nella legislatura guiderà due governi) e nel 2008. Eletto per la prima volta al Senato nelle elezioni del 2013, il 1º agosto di quell’anno venne condannato in via definitiva dalla Cassazione per frode fiscale, nell’ambito del “Processo Mediaset” iniziato circa 8 anni prima. Il 4 ottobre successivo la Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato votò a favore della decadenza di Berlusconi da senatore per effetto della cosiddetta “legge Severino”. Il 12 maggio 2018 il Tribunale di Sorveglianza di Milano lo riabilita dalla pena a cui era stato condannato nell’agosto 2013, rendendolo candidabile una volta decaduti gli effetti della legge Severino che per sei anni prevedevano la sua esclusione dalla vita pubblica. Per questo, nel 2019 si candidò e venne eletto al Parlamento europeo, carica dalla quale si era dimesso per ritornare a Palazzo Madama a seguito delle elezioni dello scorso settembre.
Innumerevoli le vicende giudiziarie che lo hanno visto coinvolto e che lo hanno portato più volte a scontrarsi contro le toghe. Numerosi i procedimenti penali che lo hanno visto sul banco degli imputati ma fino a quello del 1º agosto 2013 per nessuno si era giunti ad una sentenza definitiva di condanna. In precedenza erano arrivate assoluzioni, declaratorie di prescrizione e depenalizzazioni dei reati contestati. Negli anni a Berlusconi sono stati contestati frode fiscale, falso in bilancio, falsa testimonianza nel procedimento per la P2, corruzione e corruzione giudiziaria, tangenti, violazione della legge antitrust, appropriazione indebita, concussione e prostituzione minorile, concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio, abuso d’ufficio, diffamazione aggravata, finanziamenti illeciti.
Movimentata anche la sua vita sentimentale: nel 1965 sposò Carla Elvira Lucia Dall’Oglio dalla quale ebbe i figli Maria Elvira (Marina) e Pier Silvio. Nel 1985 Berlusconi divorziò e ufficializzò la relazione con Veronica Lario, conosciuta nel 1980, che sposò con rito civile a Milano il 15 dicembre 1990, dopo la nascita dei figli Barbara, Eleonora e Luigi. È del dicembre 2012 la sentenza di separazione non consensuale che mette fine alla relazione con la Lario. Nello stesso anno Berlusconi si fidanzò con Francesca Pascale, liaison che durò fino a fine 2019. Dal 2020 la convivenza con Marta Fascina.
Un protagonista della vita politica italiana, un imprenditore di successo, un personaggio non consueto sulla scena internazionale. Silvio Berlusconi è stato ricordato da diversi leader europei, anche se spiccano alcuni silenzi non trascurabili da parte di premier e presidenti di grandi Paesi europei ed extraeuropei.
Da Strasburgo, dove ieri si è aperta la sessione plenaria, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha dichiarato in un tweet che Berlusconi è stato “il combattente che ha guidato il centro-destra” italiano. “Ha lasciato il segno e non sarà dimenticato” (qui sotto il video della dichiarazione in emiciclo resa nel pomeriggio). Dalla Commissione europea un portavoce a Bruxelles ha invece affermato in mattinata: “esprimiamo le nostre condoglianze alla famiglia di Silvio Berlusconi e al popolo italiano”. Un tweet della presidente Ursula von der Leyen, impegnata in America Latina, è giunta nel tardo pomeriggio: “sono addolorata per la notizia della scomparsa dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Ha guidato l’Italia in un momento di transizione politica e da allora ha continuato a plasmare il suo amato Paese”.
Pesanti le parole del presidente russo Vladimir Putin, amico di lungo corso dell’ex primo ministro italiano, la cui morte – dice – è “una perdita irreparabile e un grande dolore”. “Ho sempre sinceramente ammirato la sua saggezza, la sua capacità di prendere decisioni equilibrate e lungimiranti anche nelle situazioni più difficili”. Putin, in un messaggio caloroso, ha sottolineato ancora: “mi trasmetteva la sua incredibile vitalità, il suo ottimismo e il suo senso dell’umorismo. Per me Silvio è stata una persona cara e un vero amico”.
Su twitter l’ungherese Victor Orban dichiara che “se ne è andato il grande combattente”.
Parole meno “calde” dalla cancelleria tedesca. Olaf Scholz lascia parlare a Berlino un portavoce: “abbiamo appreso della morte dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed esprimiamo al popolo italiano e al governo italiano la nostra partecipazione”.
Ancora da Strasburgo arrivano le parole del tedesco Manfred Weber. Il capogruppo dei Popolari all’Europarlamento si dice “addolorato” per la scomparsa di Berlusconi. E aggiunge: “non dimenticheremo l’energia e la dedizione con cui ha lavorato per la sua amata Italia, per la sua famiglia politica e per i suoi ideali europei”
In Francia la leader dei nazionalisti del Rassemblement National. Marine Le Pen ha ricordato un “personaggio atipico, con una vita fuori dal comune e dal percorso folgorante. Silvio Berlusconi ha innegabilmente segnato la vita politica italiana”.
Alberto Nuñez Feijóo, leader del Partito popolare spagnolo, hma dichiarato che Berlusconi ha “segnato diversi decenni della storia politica italiana”.
“Silvio era un grande amico di Israele e ci è stato vicino in ogni momento”, ha twittato il premier israeliano Benyamin Netanyahu. “Sono profondamente rattristato per la sua scomparsa”.
Oltre ad essere stato per un trentennio al centro della scena politica italiana, come fondatore di Forza Italia, parlamentare e per quattro volte presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi è stato eurodeputato per due mandati: dal luglio 1999 al giugno 2001 (si era poi dimesso per diventare premier italiano), quindi dal luglio 2019 all’ottobre 2022 (dimessosi nuovamente per diventare membro del Senato della Repubblica italiana).
In sede europea Berlusconi ha partecipato svariate volte ai summit dei capi di Stato e di governo a Bruxelles. A Strasburgo è ricordato anche per una sua presenza piuttosto burrascosa, nel 2003, che lo aveva portato – allora premier – allo scontro verbale in emiciclo con l’allora capogruppo dei Socialisti, Martin Schulz.
Un “protagonista della vita politica italiana, che ha ricoperto pubbliche responsabilità con tempra energica”. Lo ha scritto papa Francesco nel telegramma di cordoglio per la morte del senatore Silvio Berlusconi, avvenuta questa mattina, inviato dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin alla figlia Maria Elvira. Il Pontefice “invoca dal Signore la pace eterna per lui e la consolazione del cuore per quanti ne piangono la dipartita”.
I funerali di Stato di Silvip Berlusconi saranno celebrati dall'arcivescovo Mario Delpini alle 15 nel Duomo di MIlano e l'inero Paese rispetterà una giornata di lutto nazionale