Coscienza critica a partire dai principi
Nella tradizionale conferenza stampa a conclusione dell'assemblea generale della Cei il card. Bassetti, presidente dei vescovi italiani, ha sottolineato l'attenzione con cui la Chiesa guarda all'attuale stagione della politica italiana. Noi – ha affermato l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve - saremo molto vigilanti nei confronti di coloro che vanno al governo". Conte al lavoro sulla squadra
Il premier incaricato Giuseppe Conti, sentire le forze politiche che siedono in Parlamento, sta lavorando agli ultimi dettagli prima di tornare al Quirinale dal presidente Mattarella per sciogliere eventualmente la riserva, presentare la squadra dei ministri e dare avvio alla sua esperienza di governo. Gli ostacoli ancora da superare sarebbero quelli delle figure da collocare in alcuni ministeri chiave, a partire da quello dell’economia. Non convincerebbe del tutto la presidenza della Repubblica l’indicazione, sostenuta da M5S e Lega, di Paolo Savona, figura ritenuta troppo critica nei confronti di quegli scenari europei entro i quali lo stesso premier incaricato, nelle sue prime dichiarazioni dopo il colloquio dei giorni scorsi con Mattarella aveva detto di voler collocare il suo governo e la sua azione.
Il tema della formazione del nuovo governo e delle priorità che questo intende conseguire ha occupata anche una parte dell’assemblea dei Vescovi italiani tenuta nei giorni scorsi. L’attenzione con cui la Cei guarda alla stagione politica in corso è stata ribadita anche del card. Gualtiero Bassetti, presidente dei vescovi italiani nella conferenza stampa tenuta a conclusione dell’assemblea generale.
"Noi – ha affermato l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve - saremo molto vigilanti nei confronti di coloro che vanno al governo. Come abbiamo sempre fatto, saremo coscienza critica”.
“Tutto quello che è buono – ha specificato a proposito del nuovo governo – lo apprezzeremo, ma su tutto quello che è contro la famiglia, la persona, i migranti, noi saremo voce critica. “Questo non vuol dire che non collaboreremo, siamo disposti a collaborare, ma non a forme di collateralismo. Abbiamo il Vangelo che ci illumina, non vogliamo essere fumo ma fuoco, come ci ha chiesto il Papa: e il fuoco riscalda, e se necessario brucia anche”.
Poi il presidente della Cei ha elencato alcuni “paletti fermi che sono principi irrinunciabili: la centralità della persona; il lavoro come mezzo fondante della personalità umana; l’attuazione sul piano concreto della Costituzione; la scelta chiara per la democrazia e per l’Europa”.
“La stella polare – ha aggiunto – è il rinnovato impegno dei cattolici, alla cui base sta la giustizia sociale secondo i principi della dottrina sociale della Chiesa”. Quindi l’elenco di tali principi:
“Il lavoro da garantire attraverso la piena occupazione; il giusto salario; la previdenza; l’assistenza sociale e sanitaria; l’istruzione”. Bassetti è sembrato anche riferirsi indirettamente alla “flat tax”, quando ha incluso tra i principi della dottrina sociale della Chiesa “una progressività fiscale” che significa “non tagliare in generale, ma tagliare sulle fasce che debbono essere tagliate, con una maggiore tassazione sulle attività speculative”. E ancora: “La lotta contro ogni forma di illegalità; l’inclusione di quanti vivono ai margini della società; la partecipazione alla cittadinanza della vita politica e sociale”.