Conte bis in cerca della fiducia
Questa mattina alle 11 il discorso del premier alla Camera; domani la replica in Senato. I punti chiave del suo discorso faranno sintesi del programma condiviso con i protagonisti della nuova maggioranza
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sta lavorando al discorso programmatico che tra poche ore, alle 11, presenterà alla Camera dei deputati, in cerca di quella fiducia necessaria per il via libera definitivo al nuovo esecutivo nato dall’alleanza tra M5S e Pd. Domani il premier sarà a Palazzo Madama per il sì dei senatori.
Tra i temi più caldi a cui il presidente del consiglio sta lavorando c’è quello della manovra economica. Una manovra - prometterà Conte – che sarà all'insegna dell'equità, oltre che della crescita. Il premier indicherà le linee di fondo nel discorso programmatico con il quale chiederà la fiducia al suo nuovo governo, nella consapevolezza che quest'anno, con la zavorra di 23 miliardi di aumento dell'Iva da disinnescare, far quadrare i conti non sarà facile. In Parlamento preannuncerà un rilancio del dialogo con l'Ue improntato a una "critica costruttiva", per un'Europa "più solidale, equa, giusta, vicina ai cittadini". Il che si traduce, sul piano economico, in margini (fin da questa manovra) per misure come lo stop all'aumento dell'Iva, il taglio del cuneo fiscale ai lavoratori, il salario minimo. Sul fronte migranti, uno sforzo maggiore sul ricollocamenti e redistribuzione.
Il premier dovrebbe annunciare, guardando al medio termine (più in là della legge di bilancio di quest'anno), una riforma fiscale all'insegna del "pagare tutti le tasse ma pagarle di meno". Tra le misure che dovrebbero essere annunciate anche il taglio del cuneo fiscale
Nel suo discorso dovrebbe poi soffermarsi sui temi ambientali, non solo in chiave di difesa di natura e territorio, ma anche come occasione di sviluppo. Un capitolo del discorso programmatico dovrebbe essere poi dedicato alle categorie che già durante le consultazioni aveva posto al centro dei suoi interventi: giovani, terremotati e i disabili. A loro verrà data attenzione a partire dalla manovra, così come alla scuola, l'università e la ricerca.
Infine, un passaggio importante - e atteso - del discorso dovrebbe essere dedicato ai rapporti tra gli alleati di governo. Il premier vuole dare da subito una nuova impronta di metodo, oltre anche di merito, all'azione di governo. Di qui il porre al centro parole chiave come la leale collaborazione e il rispetto delle istituzioni. Ora l'intenzione è ripartire su queste basi, con un confronto continuo tra alleati e costruttivo, in modo da archiviare la stagione dei provvedimenti "salvo intese". Le difficoltà non mancano e i rapporti si testeranno da subito: il Def da approvare entro il 27 settembre e la legge di bilancio da varare entro il 15 ottobre saranno i primi banchi di prova.
La Lega sarà in piazza contro il nuovo governo insieme a Fratelli d'Italia mentre Forza Italia ha annunciato la sua presenza in aula per contrastare in Parlamento l’esecutivo M5S-Pd.