Occorre rendere visibile il concepito a tutti
“Occorre rendere visibile il concepito a tutti". Lo ha affermato Marina Casini, presidente del Movimento per la Vita Italiano rilanciando la proposta di modificare il primo comma dell'articolo 1 del codice civile dal seminario "Scientificamente uno di noi" che si è svolto questa mattina presso la Sala Atti Parlamentari del Senato della Repubblica, promosso dal Movimento per la Vita Italiano e dal network Ditelo sui tetti. "La capacità giuridica riguarda anche il concepito. È questione di civiltà. Si tratta di un progetto di legge lanciato nel 1995, a seguito di una chiacchierata tra Carlo Casini e Jerome Lejeune, che conferma oggi più che mai la sua forza e la sua ragionevolezza. E infine − conclude Marina Casini − come non ricordare l’impegno quotidiano dei Centri di Aiuto alla Vita, la generosità del Progetto Gemma, di coloro cioè che offrono tutti i giorni una mano tesa, non giudicante, di vicinanza e sostegno".
In questo incontro è stato posto lo sguardo sul concepito, ricorrendo alle ragioni della scienza, della filosofia e del diritto, in modo da offrire non solo una "bussola" per affrontare le questioni che coinvolgono l'inizio della vita umana, la tutela della maternità durante la gravidanza, il crollo demografico, il desiderio del figlio, l’impiego delle tecnologie di procreazione medicalmente assistita, ma anche per illuminare il valore di ogni esistenza umana.
Il professor Carlo Valerio Bellieni, sottolineando l'importanza fondamentale dei primi mille giorni di vita, ha offerto una prospettiva scientifica, ricordando che il bambino fin nel grembo della propria madre recepisce suoni, odori, gusti che ritroverà una volta nato.