lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Roma
di REDAZIONE 16 ott 2024 07:38

Carenze alimentari sulla tavola di troppe famiglie

Ascolta

Un'analisi di Coldiretti sui dati Istat diffusa in occasione della Giornata mondiale dell'alimentazione che si celebra oggi conferma che sono 2,3 milioni i nuclei familiari italiani che non possono permettersi una sana e completa alimentazione. I dati confermati anche da ActionAid

Sono 2,3 milioni le famiglie italiane che non possono permettersi di portare in tavola un pasto proteico come carne o pesce ogni due giorni, quasi una su dieci tra quelle presenti in Italia. E' quanto emerge da una analisi Coldiretti su dati Istat diffusa in occasione della Giornata mondiale dell'Alimentazione promossa dalla Fao che si celebra il 16 ottobre ed è dedicata al diritto al cibo.

La situazione di deprivazioni è più grave per le persone sole con meno di 65 anni e per i genitori soli con figli adulti, ma il disagio riguarda anche nell'ordine le coppie senza figli con meno di 65 anni, i genitori soli con figli minori e le coppie con figli minori, secondo Coldiretti.

La situazione del disagio alimentare nel nostro Paese è peraltro simboleggiata anche dalle 3,1 milioni di persone, tra italiani e stranieri, che sono costrette a ricorre ad aiuto per mangiare, tra le mense delle associazioni caritatevoli e la distribuzione dei pacchi alimentari, con una percentuale cresciuta nel corso degli ultimi anni, secondo dati Fead.

La Coldiretti insieme a Campagna Amica ha promosso nei mercati degli agricoltori a chilometri zero l'iniziativa "La Spesa sospesa" che offre la possibilità ai consumatori di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore dei più bisognosi, sul modello dell'usanza campana del "caffè sospeso", quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. Un'esperienza grazie alla quale abbiamo raccolto sino ad oggi oltre 10 milioni di chili di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani.

Anche ActionAid con il suo rapporo sulla povertà alimentare in Italia, intitolato ‘I numeri della povertà alimentare in Italia a partire dalle statistiche ufficiali’, conferma un netto peggioramento rispetto agli anni precedenti. Il rapporto registra un’inversione di tendenza allarmante dopo anni di calo. Rispetto al 2022, il tasso di deprivazione alimentare materiale è aumentato di un punto percentuale, pari a 500mila persone in più che si trovano in difficoltà nel garantire un’alimentazione adeguata. Lo stesso aumento si riscontra anche nella deprivazione alimentare sociale, con altre 500mila persone che hanno dovuto rinunciare a momenti conviviali fuori casa. Complessivamente, questi dati riflettono un incremento di circa un milione di individui in difficoltà in soli dodici mesi. La povertà alimentare non si limita alla sola mancanza di cibo. È un fenomeno complesso e multidimensionale, influenzato da fattori come l’istruzione, le condizioni abitative e l’accesso al mercato del lavoro. ActionAid sottolinea come questa condizione comporti non solo effetti materiali, come la malnutrizione e il deterioramento della salute, ma anche gravi ripercussioni psicologiche, specialmente sui bambini. La mancanza di cibo adeguato e di interazioni sociali può infatti compromettere il benessere emotivo, causando senso di esclusione e isolamento.

La Giornata Mondiale dell’Alimentazione che si celebra oggi è stata istituita nel 1979 e coincide con la data di fondazione della Fao. Lo scopo della giornata è sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della povertà, della fame, della malnutrizione e della sicurezza alimentare nel mondo.

Il tema scelto dalla Fao per la Giornata di quest’anno è “Il diritto al cibo per una vita e un futuro migliori” e pone l’accento sull’accesso universale ad un cibo nutriente, sicuro e sostenibile come diritto umano fondamentale. Infatti, seppur gli agricoltori in tutto il mondo producano quantità di cibo superiori al fabbisogno dell’intera popolazione globale, 733 milioni di persone soffrono la fame a causa di conflitti armati, ricorrenti shock climatici e crisi economiche, che hanno gravissime ripercussioni sulle fasce povere e vulnerabili, con conseguente aumento delle disuguaglianze tra i paesi e a livello locale. Complessivamente nel mondo circa 2,8 miliardi di persone non possono permettersi un’alimentazione corretta.

L’alimentazione sbagliata è la principale causa di tutte le forme di malnutrizione: denutrizione, carenze di micronutrienti e obesità, oggi presenti nella maggior parte dei paesi e trasversali rispetto alle classi socioeconomiche.

foto LaVoce

REDAZIONE 16 ott 2024 07:38