Anziani, r-estate a casa
Un progetto nato per aiutare le persone anziane a comunicare con l’uso di tablet e superare i limiti imposti dalle attuali restrizioni che, pur tutelando la salute fisica, producono spesso effetti negativi dal punto di vista psicologico e relazionale
Grazie all’interazione tra Fondazione Asphi onlus e servizio sociale pubblico (ASC InSieme e Unione dei Comuni Valli del Reno, Lavino e Samoggia), 30 anziani del Distretto Reno Lavino Samoggia che, a causa della pandemia da Covid-19 vivono una situazione di aggravamento dell’isolamento sociale e relazionale con rischi per la salute fisica e mentale, si vedranno consegnati dispositivi con installate applicazioni semplificate per comunicare a distanza, ma anche per svolgere attività ricreative di intrattenimento, informazione e stimolazione cognitiva. Inoltre, con cinque dei soggetti coinvolti si sperimenterà un dispositivo anticaduta e di tracciamento GPS.
Il progetto è stato sviluppato per incoraggiare l’empowerment delle persone anziane tramite l’acquisizione di nuove autonomie individuali e per facilitare la ricostruzione di una rete relazionale che abbia come punto centrale il domicilio. R-estate a casa è sostenuto economicamente anche dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna: nello specifico, il contributo della Fondazione è destinato a coprire una parte dei costi degli operatori sociali che collaboreranno al progetto, che dall’inizio della pandemia sono senza lavoro. “Il sostegno agli anziani, insomma, si combina con l’attenzione per il mondo del lavoro”, spiega la presidente Giusella Finocchiaro.