#1euroafamiglia: riparte la campagna
Riparte “#1euroafamiglia”, la campagna di sostegno alle famiglie in difficoltà economica temporanea, promossa dalla Fondazione Forum delle associazioni familiari, una realtà nata dalla rete del Forum delle associazioni familiari. Nel 2020, secondo i dati Istat, con la pandemia, le famiglie in condizioni di povertà relativa sono stimate pari a poco più di 2,6 milioni (il 10,1%) per un totale di circa 8 milioni di individui (13,5%), dato che va di pari passo con il consistente calo della spesa media mensile familiare per consumi registrata nel 2020 (-9,0%).
L’onda lunga generata dalla crisi sanitaria, diventata ben presto anche economica e sociale, ha dato fondo ai risparmi delle famiglie e non si arresta, infatti sono sempre di più le famiglie in difficoltà economica. Un campanello d’allarme raccolto dal Forum delle associazioni familiari che, attraverso l’omonima Fondazione, rilancia“#1euroafamiglia”, la campagna di raccolta di micro-donazioni per aiutare le famiglie che in questo periodo stanno avendo problemi a pagare la rata del mutuo o le bollette e stanno esaurendo i risparmi accumulati.L’iniziativa non si ferma all’aiuto economico, ma – attraverso una rete di consulenti familiari, che fanno riferimento a 596 associazioni specializzate nel supporto alle famiglie e attive da anni sul territorio nazionale e a livello regionale e locale– offre, a chi ne ha bisogno, servizi di orientamento e supporto per varie necessità familiari.
“#1euroafamiglia è un progetto su cui puntiamo tanto, perché nasce dal basso tanto che le famiglie hanno dimostrato apprezzarlo:
è un po’ un azionariato popolare delle famiglie per le famiglie”,
ci dice Gigi De Palo, presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari e della Fondazione. “Siamo solo all’inizio, alcuni problemi tecnici ci hanno rallentato, ma l’obiettivo è quello di diventare, attraverso l’iniziativa e la Fondazione, un punto di riferimento per il ceto medio, per quelle famiglie che vivono situazioni di difficoltà temporanea, ma che si possono risolvere. Noi ci crediamo tanto e, viste le richieste di aiuto che riceviamo, ci facciamo in quattro per trovare soluzioni. Abbiamo un ruolo sussidiario ai comuni, al Governo… La sussidiarietà passa anche attraverso questo tipo di progetti.Abbiamo cambiato la vita alle famiglie che abbiamo aiutato, ci siamo sentiti utili: semplicemente mettendo in contatto le famiglie si migliora la vita delle persone. È molto bello, soprattutto in questo periodo”.
Le famiglie in difficoltà economica temporanea possono chiamare, dalle 9.30 alle 11.30, il numero 329 9057101. A rispondere sarà un operatore in grado di raccogliere le necessità e verificare se è possibile attivare il supporto economico del Fondo Famiglia. A seguito del colloquio telefonico, verificato che possano sussistere le condizioni per fare la richiesta, si riceverà un codice che permetterà di compilare la scheda di richiesta di aiuto. La famiglia sarà poi contattata da consulenti della Fondazione per consentire il completamento della domanda di aiuto. Per conoscere i dettagli su richieste di aiuto e/o di disponibilità a diventare benefattori è disponibile il sito fondofamiglie.org. Un’apposita Commissione di valutazione, con delibera motivata, verifica la rispondenza dei requisiti della famiglia richiedente, dandole accesso ai benefici del Fondo Famiglie e seguendone la situazione fino alla risoluzione della criticità.
“La proposta del progetto #1euroafamiglia ha avuto una risposta inaspettata, tanta partecipazione attiva e tante donazioni arrivate. Questo ci ha positivamente costretti a potenziare il progetto, cosa che ci ha impegnati molto in questi mesi perché abbiamo dovuto adeguare anche il sistema di raccolta fondi e di supporto alle famiglie perché nessuno ne fosse escluso.A conferma del valore sociale delle famiglie che sono una concreta risorsa per la tenuta del nostro Paese, donatori e famiglie aiutate si sono unite in un’unica rete: chi ha donato ha scoperto di poter ricevere aiuto e chi ha chiesto aiuto ha capito di poter anche aiutare.Ognuno a modo proprio”, spiega Cristina Riccardi, vicepresidente nazionale del Forum delle associazioni familiari.
“Siamo una giovane coppia di sposi con una bimba piccola. Mio marito è libero professionista; io, invece, ho scelto di dedicarmi alla famiglia – racconta una donna che è stata aiutata.Il Covid ha rappresentato un momento di prova che ci ha messo seriamente in difficoltà, economica ma non solo.Mio marito lavora a stretto contatto con le persone, immortala emozioni e momenti felici della vita di ognuno, la nostra famiglia vive di tutto quello che ci è stato tolto dalla pandemia. In questo periodo buio l’affitto lo abbiamo pagato comunque, lo stesso vale per le utenze domestiche e per tutte le spese che essere famiglia, con figli, comporta’. Così i risparmi sono terminati. Di fronte a questo “periodo tanto difficile”, ha ammesso la donna, “spesso ci siamo sentiti e ci sentiamo soli e smarriti. Non nascondo che abbiamo fatto fatica anche a sentire la presenza di Dio, a dare un senso a tutto questo”.Poi la scoperta dell’iniziativa #1euroafamiglia, “qualcosa di concreto messo in campo per il bene comune. Un’iniziativa bella che ha suscitato una speranza per chi, come noi, era in balia della tempesta. Ho pensato subito a tutti coloro che avrebbero donato ‘il loro poco’ che sarebbe diventato tanto per gli altri. E mi sono commossa, perché parlare e vivere la solidarietà oggi è quasi utopia”.Chiedere aiuto non è facile: “Non lavorare, rimanere completamente fermi con la sensazione di non riuscire a soddisfare le esigenze della famiglia fa male”, ma “poter contare sul Fondo ci ha risollevati. Sapere che l’affitto del mese era già coperto ci ha fatto tirare un enorme sospiro di sollievo”. Di qui il “grazie a tutte le famiglie, le persone, che donano poco o tanto affinché questo progetto vada avanti”. Una volta tornati alla normalità, “il nostro impegno sarà quello di continuare a moltiplicare quello che abbiamo ricevuto, perché, come ci dice il Vangelo, ‘gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date’”.
Anche un’altra famiglia offre la sua testimonianza: “Nessun termine può descrivere lo stato in cui viviamo, ma il vostro aiuto è prezioso per recuperare il recuperabile e, soprattutto, sentirsi parte di qualcosa ed essere sostenuti in qualche modo, da chi crede ancora che il bene può far tanto: ci dà tanta gioia”.
E c’è chi non solo riceve ma dà anche: “Aiutarsi. Questo il messaggio dell’iniziativa Fondo Famiglie, che vede coinvolta la nostra famiglia in uno stretto legame tra dare e avere. Noi, come altre famiglie, ciascuno con le proprie forze e le proprie difficoltà abbiamo chiesto un aiuto economico, dettato dalle difficoltà generate dalla pandemia che stiamo ancora vivendo, al quale però abbiamo fin da subito voluto contribuire attivamente. In altre parole, così come abbiamo chiesto un sostegno economico, abbiamo scelto di dare, nel nostro piccolo, un contributo simbolico mensile all’iniziativa così da sostenere l’idea di grande famiglia, di cui tutti facciamo parte.
Un giorno io aiuto te e l’altro giorno tu aiuti me, così funziona.
Bello esser un piccolo ingranaggio di questa macchina. Ancor più bello vedere progetti così di ampio raggio e lungimiranza tradursi in concreto, senza attese”. “Noi – così si conclude la testimonianza – l’abbiamo immaginato come un mutuo aiuto poliedrico, fatto di risorse economiche ma anche umane, dove alla richiesta di aiuto ciascuno può rispondere con un impegno economico ma anche sociale. Dove ognuno mette al servizio degli altri il proprio talento, sia esso tangibile o astratto”.