Vogliamo una Repubblica libera dalla guerra
Alla vigilia della Festa della Repubblica un cartello di associazioni e organizzazioni del mondo cattolico e dei movimenti ecumenici e non violenti su base spirituale chiedono “una Repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari” e rilanciano un contributo di riflessione al dibattito in corso sul problema della guerra e sulla necessità di avviare concreti percorsi di pace. Se ne parlerà in una conferenza stampa in programma giovedì 1° giugno (ore 12, Sala stampa della Camera dei deputati).
“Dal 24 febbraio 2022 la Russia di Putin con l’invasione dell’Ucraina ha portato la guerra nel cuore dell’Europa. Una guerra che comporta in prevalenza vittime civili, tra cui in maggioranza donne, bambini e anziani, a causa di bombardamenti su abitazioni, scuole, ospedali, centri culturali, chiese, convogli umanitari. Questa guerra si pone accanto alle tante altre sparse per il mondo, per lo più guerre dimenticate perché lontane da noi”, si legge in una nota. “Come realtà del mondo cattolico italiano e dei movimenti ecumenici e nonviolenti a base spirituale – scrivono -, vogliamo unire la nostra voce a quella di Papa Francesco per chiedere un impegno più determinato nella ricerca della pace. Affidarsi esclusivamente alla logica delle armi rappresenta il fallimento della politica. Il nostro Paese deve da protagonista far valere le ragioni della pace in sede di Unione europea, di Nazioni Unite e in sede Nato. Il dialogo, il confronto, la diplomazia sono le strade da percorrere con determinazione. Servono urgentemente concrete scelte e forti gesti di pace. Di fronte all’evocazione del possibile utilizzo di ordigni atomici, e dunque di fronte al terribile rischio dello scatenarsi di un conflitto mondiale, un gesto dirompente di pace sarebbe certamente la scelta da parte del nostro Paese di ratificare il Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari, armi di distruzione di massa, dunque eticamente inaccettabili”.
Interverranno alla conferenza stampa alcuni rappresentanti delle presidenze delle organizzazioni e della campagna “Italia, ripensaci”. Aderiscono: Acli, Azione cattolica italiana, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Movimento dei Focolari Italia, Pax Christi, Agesci, Beati i costruttori di pace, Centro internazionale Hélder Câmara, Città dell’Uomo aps, Comunità di Sant’Egidio, Comunità La Collina, Confcooperative, Coordinamento delle Teologhe italiane, Csi-Centro sportivo italiano, C3DEM, Federazione nazionale Società di San Vincenzo De Paoli, Focsiv, Fondazione don Lorenzo Milani, Fondazione La Pira, Fondazione Magis, Fraternità francescana frate Jacopa, Gruppo Abele, La Rosa Bianca, Libera, Mir, Mcl, Noi siamo Chiesa, Rete Viandanti, Sermig.