Vicini al Libano e all'Armenia
Tra guerra e povertà. Compiere tutti gli sforzi possibili e ad ogni livello per salvare da ulteriori distruzioni cappelle, chiese e monasteri, monumenti storici e culturali, musei, “come risultato della politica anti-armena dell’Azerbaigian”. È quanto chiede in una dichiarazione il Consiglio supremo della Chiesa apostolica di Armenia all’indomani dell’accordo firmato dall’Armenia e dall’Azerbaigian sotto l’egida della Russia, per porre fine alle ostilità in Nagorno-Karabakh, dopo un mese e mezzo di combattimenti. La difficile situazione dell’Armenia e del Libano è oggetto di attenzione da parte della Caritas diocesana. Dopo la sospensione della Raccolta di San Martino (con quanto risparmiato in acquisto di alimenti la Caritas Diocesana avrebbe inviato un aiuto alle popolazioni in guerra) a causa dell’emergenza sanitaria, la Caritas ha deciso di intervenire prontamente, donando 5.000 euro all’Armenia e 5.000 euro al Libano. In Libano, Paese che accoglie i profughi siriani, l’associazione, Oui pour la Vie si dedica all’assistenza agli ultimi offrendo loro un pasto caldo, un supporto medico e una consulenza specialistica.