Una vita intensa dedicata alla missione
Religiosa salesiana, originaria di Rovato, suor Teresa ha trascorso 71 anni in Cile, di cui 40 senza mai tornare in Italia
Si è spenta il 3 novembre a Santiago in Cile, a seguito di un arresto cardiorespiratorio, la religiosa salesiana rovatese suor Teresa Costa Scalvi. Aveva 92 anni di cui 71 di vita consacrata trascorsa in missione. I suoi funerali sono stati seguiti in diretta anche in Italia, a Rovato, perché la funzione religiosa celebrata presso la Cappella de la Casa de Retiro Sagrado Corazón di El Bosque è stata trasmessa in streaming e in tanti hanno potuto seguire i funerali tramite Facebook. Anche la pagina dell’Oratorio di Rovato ha rilanciato le esequie. In Italia e nel suo paese non sarà dimenticata. Centinaia sono stati i messaggi di cordoglio che hanno accompagnato la celebrazione dei suoi funerali. Nata a Rovato nel 1928, a soli 17 anni Teresa decise di rispondere alla chiamata di Dio ed entrare nella Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Dopo un primo periodo a Torino, dove seguì il percorso di studi e conseguì il diploma, suor Teresa partì per il Cile. Ed è proprio lì che la religiosa si laureò in Matematica e Fisica.
A Iquique, città marittima affacciata sul Pacifico e sede vescovile sita nel Nord del Paese, insegnava nelle scuole superiori, ma si prodigava molto anche per le ragazze che vivevano nelle baraccopoli. Il Cile è un paese in cui disuguaglianze e povertà sono state a lungo scandalose. In 71 anni di vita consacrata, suor Teresa Costa ha operato poi in diverse città del Cile, da Valparaiso a Santiago, assumendo anche ruoli di responsabilità. Nell’ultimo periodo della sua esistenza, a causa dell’età avanzata, si era ritirata in una casa di riposo della congregazione, ma era sempre disponibile ad aiutare chi aveva bisogno. Con Rovato aveva mantenuto un legame profondo, di affetto e amicizia, ed era rimasta in contatto con le nipoti. “Per 40 anni – raccontano - è stata in missione senza poter tornare in Italia, poi fortunatamente le cose sono cambiate, e riusciva a venire spesso in Italia. Ma dal 2014, visti gli acciacchi dell’età, non era più tornata a Rovato”. Non aveva però perso i contatti. Telefonava spesso, ed aveva iniziato ad apprezzare la tecnologia: lo smartphone, Facebook, le email. Nei tanti messaggi di cordoglio inviati ai familiari e alle consorelle la religiosa è definita come “amabile e sempre sorridente, capace di trasmettere dolcezza nel sorriso e nella gentilezza. Una grande maestra, un’appassionata missionaria. Una donna semplice, sempre tempestiva e accurata, delicata e con la capacità infinita di lavorare”. Per ricordarla venerdì nella parrocchia di Santa Maria Assunta è stata celebrata una Messa in suffragio.