Una stele per Paolo VI nella Valle dei Templi
Il prossimo 15 dicembre l’Accademia di Studi Mediterranei di Agrigento, Istituto di Alta Cultura, onorerà, come di consueto, alcune figure che si sono distinte per la loro testimonianza di altruismo e sacrificio per la giustizia, dedicando loro apposite steli che verranno collocate nel “Giardino dei Giusti” realizzato otto anni fa nel cuore della Valle dei Templi in collaborazione con il Parco Archeologico dichiarato patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco. Quest’anno, tra i “Giusti” che andranno ad arricchire con il loro esempio l’area fra il Tempio della Concordia e quello di Giunone dov’è sorto il celebre “Giardino” , va messa in rilievo la figura di Giovanni Battista Montini.
Lo hanno sottolineato - nel dare la notizia - la fondatrice e presidente onoraria dell’ Accademia, Assuntina Gallo Afflitto, e l’attuale presidente, il vescovo Enrico dal Covolo, già rettore della Pontifica Università Lateranense. La cerimonia durante la quale la stele dedicata a Paolo VI sarà posta non lontana da quella già dedicata al suo predecessore Giovanni XXIII e al suo successore Giovanni Paolo II, sarà preceduta da un convegno la mattina dello stesso 15 dicembre presieduto dal vescovo Dal Covolo nella Sala delle Conferenze di Casa Sanfilippo, ad Agrigento, Sarà l’occasione per ricordare, con un intervento del saggista Marco Roncalli, tappe importanti nella vita di Montini soprattutto in Segreteria di Stato lungo gli anni della Seconda Guerra.
Non verrà così dimenticato il suo incessante prodigarsi per trasmettere la volontà del papa nei luoghi - conventi e case religiose - dove stavano nascosti ebrei e ricercati politici, coordinando l’Ufficio informazioni della Santa Sede nella ricerca di notizie sui prigionieri, attivandosi continuamente a favore dei perseguitati di ogni appartenenza durante e dopo il conflitto, non dimenticando le discrete iniziative assunte per sondare la possibilità di una pace separata dell’Italia, un servizio di ascolto di radio estere in Vaticano, la Commissione per le vittime della guerra, nonché l’appoggio ad Alcide De Gasperi. Il ricordo del futuro papa ad Agrigento avviene a quasi un secolo dal viaggio che nel 1924 il futuro papa fece nella città siciliana con il fratello Francesco, tour ben documentato da lettere e foto.