Presto beata Lucia dell'Immacolata
Promulgato il decreto per il miracolo attribuito all’intercessione della venerabile Lucia dell’Immacolata (1909-1954)
Promulgato il decreto riguardante il miracolo attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio Lucia dell’Immacolata. Al secolo Maria Ripamonti, era una Suora professa dell’Istituto delle Ancelle della Carità; nata ad Acquate il 26 maggio 1909 e morta a Brescia il 4 luglio 1954. Operaia in una Lecco di inizio secolo, lavora in filanda e poi in una fabbrica per aiutare la sua numerosa famiglia a vivere onestamente.
Forte nello spirito, aiutata dal parroco don Luigi Piatti, si distingue per pietà e carità tra le giovani di Azione Cattolica ed è animatrice di feste e giochi in oratorio. Con preghiera, lavoro, meditazione, sacrificio, ha servito con semplicità nella sua famiglia, in parrocchia, in oratorio, specie tra le persone disagiate, con rara modestia, incantevole sorriso, una tenera devozione alla Madonna di Lourdes che invocava, presso la sua grotta, con il rosario. Maria ebbe modo di conoscere il carisma dell’ordine fondato da Suor Maria Crocifissa di Rosa, nobile bresciana (1813-1855), canonizzata nel 1954. Una volta giunta a Brescia, prese i voti nella congregazione delle Ancelle della Carità. Maria, dopo il periodo di formazione, si consacra al Signore assumendo il nome di Sorella Lucia, emette i voti perpetui nel 1938. Una vita quella in monastero caratterizzata da servizi umili, d’incombenze, anche di fiducia, poiché usciva per le spese, per accompagnare le Suore nei luoghi di destinazione, serviva i sacerdoti che venivano in Casa Madre per gli Esercizi spirituali dei vari gruppi di Superiore e sostavano in foresteria. A causa di una grave malattia che la colpì morì nell’ospedale del Ronchettino nel ‘54.
La suora riposa a Brescia nella casa madre delle Ancelle. La fama della santità di Sorella Lucia si diffonde e ben presto le Sorelle che l’hanno conosciuta e molti laici ottengono grazie per sua intercessione. Viene così aperto il Processo informativo per la causa di beatificazione a Brescia e chiuso felicemente dall’Arcivescovo Monsignor Bruno Foresti. Nel febbraio 2017 è stata così dichiarata venerabile da Papa Francesco. Il papa ha riconosciuto le sue virtù eroiche, uno dei passi verso la santità. Nei giorni scorsi invece il riconoscimento del miracolo: il caso riguarda la guarigione di Irene Zanfino, che nel 1967, all’età di sei anni, era stata dichiarata clinicamente morta dopo un incidente stradale a Bolzano. Irene ricoverata al vecchio ospedale di Bolzano il 26 aprile 1967, è stata dimessa completamente guarita il 25 maggio successivo. Oggi è un’infermiera professionale e madre di tre figli. (Dal sito www.resegoneonline.it)