OttoxMille: semplicemente una scelta
Il ricavato ogni anno va alle esigenze di culto e pastorale, agli interventi caritativi e al sostentamento del clero
La firma per l’8xmille è molto più di una firma. È innanzitutto una scelta. Di destinare una quota del gettito complessivo dell’Irpef alla Chiesa cattolica, allo Stato italiano o ad altre confessioni religiose. Nessuna tassa in più, solo la possibilità di sostenere chi si vuole.
Destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica significa dare speranza a milioni di persone e sostenere i più deboli vicino o nei Paesi più poveri del mondo. La Chiesa cattolica gestisce i fondi a norma di legge 222/85 per esigenze di culto e pastorale, carità, sostentamento del clero. Ogni anno a maggio, durante l’Assemblea Generale della Cei, i vescovi determinano la suddivisione dei fondi 8xmille per le tre finalità previste dalla legge: per il 2018 355.473 euro per le esigenze di culto e pastorale; 275mila per gli interventi caritativi; 367.500 per il sostentamento del clero.
Tra i soggetti beneficiari di questi anni, occupa un posto significativo Casa Foresti. Il centro si occupa principalmente di formazione qualificata rivolta a coloro che operano nella pastorale giovanile, ricorrendo anche a strumenti tecnici adeguati ad una efficace comunicazione. Il centro è disponibile anche per un servizio formativo alle realtà locali. La tradizione educativa degli Oratori è ben radicata in diocesi. I sacerdoti in queste strutture sono sempre più affiancati da laici. La necessità di formarli è forte. Per questo il Centro Oratori Bresciani ha realizzato un progetto significativo: nella parrocchia Beato Luigi Palazzolo, alla periferia di Brescia, una cascina, chiamata Foret, dalla tipica struttura rurale lombarda, messa a disposizione dalla parrocchia stessa, è stata ristrutturata ed è diventata un moderno e funzionale centro in grado di selezionare, formare ed accompagnare gli operatori da inviare negli oratori e per offrire aiuti specifici alle singole comunità parrocchiali per gestire gli oratori. La cascina, dedicata al vescovo emerito di Brescia Bruno Foresti, è stata inaugurata nell’aprile del 2010.