La sofferenza è vinta solo dall'amore
Domenica 27 alle 18 a Sant’Afra la Messa di ringraziamento per la canonizzazione della fondatrice delle Figlie di S. Camillo
Dopo la canonizzazione in Piazza San Pietro, il 24, 25 e 26 ottobre alle 17.45 nella chiesa parrocchiale di Sant’Afra è previsto un triduo di preparazione alla Messa di ringraziamento per Santa Giuseppina Vannini (1859-1911). Domenica 27 ottobre alle 18, nella chiesa di Sant’Afra, la solenne concelebrazione di ringraziamento presieduta dal vescovo Pierantonio. Il 16 novembre, infine, alle 12.30 la Congregazione delle Figlie di San Camillo ha deciso, simbolicamente, di condividere un pranzo insieme ai fratelli poveri. “La sofferenza è vinta solo dall’amore – spiega suor Bernardette Rosoni (nella foto), postulatrice delle Figlie di San Camillo – ed è quanto ha messo in pratica la nostra fondatrice. San Camillo ai suoi religiosi chiedeva di servire gli ammalati con cuore di madre, ed è stata proprio Giuseppina Vannini a declinare con la sua maternità questa esortazione, con un amore femminile verso gli ammalati”. Il 2 febbraio del 1892 prese avvio il nuovo Istituto delle Figlie di San Camillo con la consegna della croce rossa alla Vannini. Il miracolo che ha sancito la canonizzazione riguarda un operaio brasiliano. Era il 19 febbraio del 2007 e Arno Celson Klauck mentre lavora alla costruzione della casa di Riposo Madre Giuseppina Vannini precipita nel vano dell’ascensore ad un’altezza di 10 metri. Nella caduta, che vede staccarsi anche una parete, l’operaio invoca la santa “Madre mia aiutami!” e all’arrivo dei primi soccorsi l’uomo viene trovato completamente illeso, ad accezione di un taglio sul labbro. Madre Vannini, una donna in ascolto del suo Sposo, della sua Chiesa, del grido della sua città, una testimonianza attuale che ha fatto dell’esortazione di San Camillo ai suoi religiosi “più cuore nelle mani fratelli, più cuore” un vero e proprio programma di santità. Nel Bresciano sono tre le realtà che fanno riferimento alla figura di madre Vannini: la Casa di cura San Camillo di via Turati, la Casa di riposo San Giuseppe di via Milano e la Comunità Figlie di San Camillo a Buffalora. La Vannini è la prima santa della famiglia camilliana dopo San Camillo.
Suor Bernadette, qual è la parola che Giuseppina Vannini incarna con la sua vita? “Servizio e carità, cioè una vita donata agli altri per lenire la sofferenza dei fratelli, degli ammalati, dei poveri. La fondatrice però ha anche una predilezione per i bambini. Nella sua vita ha sofferto tanto sin da piccola e ci sono alcuni avvenimenti in cui lei ha portato dei bambini nella casa per curarli e per accudirli. Attualmente anche nelle grazie di cui riceviamo segnalazioni, noi vediamo questa predilezione per i piccoli. La sua è una carità molto larga, verso tutti”.