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Milano
di REDAZIONE 26 giu 2018 08:43

In servizio a Lourdes

Un'estate diversa per i giovani lombardi che ad agosto saranno volontari nel pellegrinaggio Unitalsi a Lourdes accanto a malati e disabili

Sarà un'estate diversa quella di molti giovani lombardi che hanno deciso di dedicare le loro vacanze (dall'1 al 7 agosto) a un'esperienza straordinaria di servizio accanto a chi è malato o disabile. Numerosi gruppi di pellegrini tra i quali ragazzi e ragazze provenienti da tutta la regione, ma soprattutto da Mantova, Como, Busto Arsizio, Crema, Legnano e Varese,  partiranno in pullman con la Sezione Lombarda dell'Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) per il santuario francese.

Oltre duecento tra sorelle di carità e barellieri, molti sacerdoti e medici e quasi cento persone che hanno bisogno di assistenza nel viaggio e aiuto nella loro permanenza a Lourdes, daranno vita – sotto la guida spirituale di monsignor Giuseppe Merisi, vescovo emerito di Lodi – ad un pellegrinaggio speciale a Lourdes nell'anno in cui ricorre il 160° anniversario delle apparizioni mariane e nel 115° di fondazione dell'Unitalsi.

Vittore De Carli, presidente della Sezione Lombarda dell'Unitalsi, presenta così il prossimo pellegrinaggio del mese di agosto: "E' stato fatto un grande sforzo organizzativo e aggregativo per poter confermare questo tradizionale pellegrinaggio estivo come uno dei più numerosi e partecipati del nostro anno unitalsiano". "Parecchi – conclude De Carli – saranno i giovani che per la prima volta proveranno questa esperienza di servizio a chi è nel bisogno. Sarà compito dei nostri gruppi locali offrire continuità a questa esperienza affinché lo stile di servizio e di relazione con gli altri possa diventare quotidianità di vita. Solo così l'esperienza di pellegrinaggio, con le sue proposte di un modo diverso di vivere le proprie relazioni con gli altri e con Dio, può insegnare a viverle l'emozione del dono di sé in tutti gli altri giorni dell'anno!".

"La nostra associazione – spiega Mons. Roberto Busti, Vescovo emerito di Mantova e Assistente regionale dell'Unitalsi – è nata per accompagnare coloro che avrebbero difficoltà a farlo da soli, in uno scambio continuo di carità e di amicizia che rende questa esperienza veramente unica. Spesso lo stile di vita dei pochi giorni trascorsi presso il santuario diventano la quotidianità della propria vita. Dopo essere stati a Lourdes ci si accorge che non si può vivere in un certo modo con gli altri e per gli altri solamente per pochi giorni, ma è possibile "restare in pellegrinaggio" ogni giorno dell'anno, trasferendo nei gesti di ogni giorno i gesti tipici del servizio svolto di fronte alla Vergine aiutando i nostri fratelli più fragili".


REDAZIONE 26 giu 2018 08:43