Gabriele Barbi diacono
Il frate cappuccino Gabriele Barbi ha ricevuto il primo grado del sacramento dell’ordine: il diaconato. La celebrazione nel tempio della Trasfigurazione del Santuario di San Leopoldo Mandic
Il frate cappuccino Gabriele Barbi ha ricevuto il primo grado del sacramento dell’ordine: il diaconato. La celebrazione nel tempio della Trasfigurazione del Santuario di San Leopoldo Mandic, edificio d’origine cinquecentesca nello stile caratteristico delle chiese francescane, composto da un’unica navata, nella quale è conservata la Madonna scampata al bombardamento di Padova durante la Seconda guerra mondiale, definita “Parona benedetta”. La costruzione s’innalza in contrada Santa Croce a Padova ammirata dal congruo gruppo di manerbiesi guidati dal parroco don Alessandro Tuccinardi che hanno seguito la celebrazione presieduta dall’arcivescovo di Corfù, Zante e Cefalonia, mons. Yannis Spiteris. Fra Gabriele è nato a Manerbio da Giuseppe Barbi e Franca Putignano. A 29 anni ha risposto alla chiamata del Signore, indossò il saio come novizio nel convento di Lovere: ora frequenta gli studi teologici, mentre abita nel convento del Redentore di Venezia e presta servizio nelle parrocchie di Rocca dei Gesuati, Carmini e San Trovaso nel territorio lagunare. L’anno prossimo sarà ordinato sacerdote e sarà assegnato a nuova sede; prima però celebrerà la sua prima Messa in San Lorenzo, la sua parrocchia d’origine. Domenica scorsa è stato festeggiato al suo paese. Ha servito la Messa vespertina commentando il Vangelo con la sua prima omelia.