Bagnasco: Genova non sarà piegata
"La città ne uscirà consolidata nel suo spirito di solidarietà che fa parte del suo animo e per quell’aiuto concreto di cui ha sempre dato prova al suo interno e anche oltre se stessa”. Ne è convinto l’arcivescovo di Genova, card. Angelo Bagnasco, parlando del crollo del ponte Morandi
"Genova è stata ferita da questa tragedia, però non sarà assolutamente piegata. Anzi, ne uscirà consolidata nel suo spirito di solidarietà che fa parte del suo animo e per quell’aiuto concreto di cui ha sempre dato prova al suo interno e anche oltre se stessa". Non ha dubbi l’arcivescovo di Genova, card. Angelo Bagnasco, in una dichiarazione al Sir sul crollo del ponte Morandi.
"La Chiesa - ha continuato Bagnsco - è vicina, come già avvenuto in passato, nelle alluvioni e nella caduta del molo Giano. Tragedie che sono ancora nel cuore della città. Attraverso le parrocchie, in modo particolare, attraverso i parroci più interessati, nel territorio in cui si è consumata la tragedia, sono già in atto delle operazioni per alcune persone sfollate per motivi di prudenza.
Ai familiari esprimo tutto il dolore della diocesi e la preghiera per raccomandare le vittime al Signore. Ai feriti auguro una pronta guarigione.
Auguro che la città si compatti sempre di più in questi momenti e guardi avanti, guardi in alto stringendosi ma non chiudendosi in se stessa. Bisogna pensare soprattutto a chi è mancato, alle famiglie disagiate, ai feriti, ai disagi per la città. Disagi molto gravi, da tutto dobbiamo prendere spunto per
guardare al futuro con sempre maggiore responsabilità, con prudenza e con spirito costruttivo".
Nel corso della notte, secondo gli ultimi dati del Viminale, il bilancio è salito a 35 morti, di cui 3 non identificati. Tra loro anche un bambino di 8 anni e due adolescenti di 12 e 13 anni. E' sceso, invece, a 15 il numero dei feriti ricoverati negli ospedale, tra cui 12 in codice rosso: una persona è stata infatti dimessa nella tarda serata di ieri. Le ricerche dei corpi e di eventuali superstiti sono andate avanti tutti la notte e proseguiranno nelle prossime ore. Le squadre dei vigili del fuoco hanno lavorato sui due lati del Polcevera in cui ci concentrano le macerie e anche nel letto del torrente.
Al momento due delle tre aree di ricerca sono state bonificate: si tratta di quella che si trova sul lato sinistro del fiume, dove ci sono i depositi dell'Amiu - l'azienda ambientale del Comune di Genova - e di quella al centro del Polcevera, dove ci sono i resti di diversi mezzi pesanti e di auto schiacciate da un enorme pezzo di ponte conficcato nel terreno. Le ricerche invece continuano nella zona della ferrovia, lungo il lato destro del fiume: lì i vigili del fuoco stanno scavando sia attorno ai resti del pilone sia poco più in là, dove sotto un pezzo di ponte crollato si è aperto una sorta di cratere con ancora dei mezzi all'interno.