Talking Stone: rigenerare la via del marmo
Il marmo si rigenera attraverso voci e storie per fare memoria e trasmettere una delle identità culturali bresciane. È l'obiettivo del progetto “Talking Stone”, la pietra parlante che identifica nella rigenerazione della “Via del marmo” il fulcro delle sue azioni. In un arco temporale di 17 mesi sono previsti percorsi, laboratori, eventi, esperienze e performance a cavallo tra realtà tangibile e aumentata, con estensioni nel metaverso e nell'intelligenza artificiale. Un progetto ampio che coinvolge grazie al contributo del Bando per la cultura 2022 istituito da Fondazione Cariplo diverse realtà territoriali: la Scuola delle arti e della formazione professionale Rodolfo Vantini di Rezzato, che è ente capofila, il comune di Botticino con il Museo del marmo e l'Accademia di Belle Arti Laba. Il supporto comunicativo è affidato all'agenzia Stupefacente Studio.
“Questo progetto - spiega il presidente di Scuola Vantini, Ruggero Pederzoli – rappresenta un buon esempio di rete virtuosa, grazie alla quale i sostenitori coinvolti concorrono ad attuare le sue finalità: in primis i comuni nel rispondere ai bisogni effettivi della comunità, poi gli istituti scolastici nel costruire contenuti ad hoc volti a favorire l’avvicinamento del target individuato nelle giovani generazioni, infine i consorzi del marmo nel coinvolgere le realtà che si occupano di promozione e valorizzazione del comparto estrattivo bresciano”. “Talking stone” agisce attraverso un rinnovamento della proposta culturale in linea con i linguaggi contemporanei e a strumentazioni immersive e d’avanguardia. “Siamo partiti – afferma la direttrice della Vantini, Lara Vianelli – dall'analisi di due macrocriticità rilevate nel contesto della Via del Marmo. Da una parte la perdita di interesse rispetto a contenuti di carattere locale e ai luoghi emblematici dove i contenuti si sviluppano e abitano. Dall'altro la necessità di avere un approccio diverso alla loro fruizione che non si basa solo sulla trasmissione di sapere, ma sulla possibilità di dare al fruitore l'esperienza di immergersi dentro la narrazione dei luoghi. Grazie a “Talking stone” si genera una fruizione del contesto storico e culturale del bacino estrattivo che permette un’immersione totale, facilitando attraverso la tecnologia del metaverso e la tecnica dello storytelling l’accesso a un pubblico eterogeneo”.
Il target principale individuato è la fascia d'età compresa tra i 5 e gli 11 anni, con il relativo nucleo famigliare di appartenenza. Sono previste diverse azioni creative che partendo dalla visita ai luoghi, il Museo e la Via, portano alla conoscenza di quattro personaggi emblematici: la montagna, il cavatore, l'architetto Rodolfo Vantini e lo scultore Angelo Zanelli. “Intorno a questi – conclude la coordinatrice del progetto, Ilaria Apostoli – si sviluppano tutta una serie di azioni, esperienze narrative e creative, performance teatrali e reportage, laboratori ed esperienze immersive tra realtà virtuale e metaverso con l'idea di generare un prodotto adatto a tutte le età, fruibile anche in rete”. Lo sviluppo operativo dell'esperienza immersiva è curata dagli studenti e docenti della Laba e prevede l'utilizzo di sofisticati sistemi di ripresa e montaggio. Tutti i contenuti del progetto saranno fruibili sul sito www.talkingstone.it, mentre sui canali social si potrà rimanere aggiornati sulle varie iniziative.