Medtronic: la speranza in tre parole
Senza pregiudiziale alcuna. Sono le parole chiave del verbale di incontro avvenuto ieri a Roma al Ministero dello Sviluppo sulla situazione della Medtronic di Roncadelle e Torbole Casaglia. Le aperture della multinazionale
Senza pregiudiziale alcuna. Sono le parole chiave del verbale di incontro avvenuto ieri a Roma al Ministero dello Sviluppo sulla situazione della Medtronic di Roncadelle e Torbole Casaglia. A darne conto è una dettaglia sintesi pubblicata sul sito della Cisl di Brescia (www.cislbrescia.it)
Le tre parole che hanno aperto il confronto tra la multinazionale americana del biomedicale, le organizzazioni sindacali, le istituzioni di fatto mettono in standby le scadenze annunciate per arrivare alla chiusura dei due stabilimenti bresciani nell’arco di due anni. “Dopo un’ampia e non semplice discussione – hanno dichiarato i rappresentanti sindacali – abbiamo raggiunto una prima ma importante intesa”.
Tre sono i punti del verbale di incontro. Il primo: sarà avviato senza condizione pregiudiziale alcuna, un confronto a livello nazionale per affrontare le prospettive industriali e occupazionali dei Medtronic/Invatec di Roncadelle e Torbole Casaglia. Quale secondo punto concordato, è stata ribadita dalle organizzazioni sindacali e accolta dalla direzione aziendale la necessità che le tempistiche fin qui evidenziate per la gestione della riorganizzazione aziendale siano rimodulate sulla base di quanto riemergerà dal confronto. Per ultimo il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Lombardia hanno confermato la più ampia disponibilità a mettere a disposizione ogni strumento idoneo a favorire la rapida e positiva conclusione del confronto.
“Questo risultato –scrivono in un comunicato congiunto le organizzazioni sindacali bresciane (per la Cisl era presente il segretario generale Alberto Pluda, il segretario generale della Femca Cisl Giuseppe Marchi con il collega di Segreteria Rino De Troia) – è il frutto della tenace lotta delle lavoratrici in questi 36 giorni di sciopero con presidio”.
Al termine dell'incontro al MInistero anche la multinazionale ha diramato questo comunicato stampa, al fine di chiarire le proprie attenzioni sulla vicenda dei siti di Roncadelle e Torbole Casaglia. "Nel corso dell’incontro Medtronic (al Ministrero, ndr) ha sottolineato - si legge nel comunicato - come la decisione sia legata a un progetto globale di revisione delle attività produttive del gruppo, che ha l’obiettivo di migliorarne l’efficienza complessiva, in uno scenario mondiale sempre più competitivo. L’Italia è un Paese importante per Medtronic. In Italia il gruppo ha investito molto in questi anni, passando dai circa 500 dipendenti dal 2008, in un’unica sede, agli oltre 2.000 di oggi, in 8 siti produttivi e direzionali. La presenza di Medtronic nel nostro Paese è seconda, in Europa, solo all’Irlanda e significativamente maggiore rispetto alle principali aziende del settore. Medtronic è più che sensibile e rispettosa delle persone e riconosce il contributo portato in questi anni dai dipendenti del sito di Brescia. Per questo, ha deciso di incaricare una società specializzata italiana, Vertus, di individuare attivamente opportunità di reindustrializzazione del sito, anche coinvolgendo aziende concorrenti. Inoltre, proprio per facilitare questo progetto, si è dichiarata disponibile a riconsiderare le tempistiche del piano di riduzione del personale. Medtronic ribadisce appieno la propria disponibilità a cooperare con il Governo e le parti sociali, per trovare soluzioni condivisibili che favoriscano nuove opportunità di lavoro per i propri dipendenti del sito di Brescia".