Gabriella: è vivo il mio presepio
Gabriella Romano è una missionaria laica di San Zeno Naviglio, che da anni opera in Brasile, a Viseu, nello Stato del Parà, dove si occupa di animazione pastorale e impegno sociale. Proprio in questo mondo tanto ricco, nonostante la grande povertà materiale, trova i personaggi per un presepio “straordinariamente” vivente. “Un presepio con uomini, donne e bambini di Viseu da presentare idealmente a Brescia? La sfida è bella e facile” risponde Gabriella Romano all’invito, iniziando a costruire la sua natività proprio dalla capanna.
“Maria – afferma – non può che essere interpreto da Elivane”. Si tratta di una mamma che da anni aiuta la missionaria laica. “Anche lei, come Maria – continua, è diventata mamma quand’era molto giovane, a poco meno di 16 anni. Ha cresciuto i suoi figli, amandoli proprio come Maria ha amato Gesù”. “Con i bambini – sono ancora parole di Gabriella Romano –, anche con quelli più difficili, mette sempre in gioco tutto il suo carico di amore. Credo che Maria, amando Gesù, ami tutta l’umanità. Elivane è esattamente questo: in ogni bambino vede e ama tutti i bambini”.
Per il ruolo di Giuseppe, Gabriella pensa a Diego, un volontario che lavora con lei da 12 anni. “È un ragazzo semplice – afferma –, grande e pacifico, molto retto e onesto”. Diego ha la grande capacità di trovare nell’amore la via dell’accoglienza. “Ha una fidanzata che professa un’altra religione – racconta Gabriella Romano - . Diego, però, è capace di vivere una profonda vita di fede e di portare avanti la sua storia d’amore nel pieno rispetto delle diversità. Forse non comprende sino in fondo le ragioni della fede della sua fidanzata, ma la ama, proprio come Giuseppe seppe fare, dopo qualche dubbio iniziale, con Maria e la protegge”.
“Il piccolo Gesù bambino non può essere che Thiago” afferma senza esitazioni la missionaria di San Zeno. Thiago ha cinque anni, ma ha alle spalle una storia che riassume tutte quelle dei poveri del mondo, a partire da quella del bambino indifeso nato nella capanna di Betlemme. “Thiago – racconta Gabriella – è nato in un orfanotrofio di Viso, figlio di una giovanissima donna vittima, in quell’ambiente, di un abuso”. La mamma non ha rinunciato a mettere al mondo Thiago, e quando è stata adottata l’ha lasciato in orfanotrofio dove ancora vive in attesa di una famiglia. “Oggi Thiago vive all’interno di una casa protetta dove sta crescendo amato, proprio come Gesù, da persone, moderni Maria e, che si prendono cura di lui”.
Poi ci sono i pastori. Il primo è Gilvam, un altro dei volontari di Gabriella. “È umile, semplice e disponibile, − racconta − sa ancora stupirsi e provare meraviglia dinnanzi alle piccole cose”. Poi c’è Rosa, con la sua capacità di mettersi in ascolto degli eventi che la vita le pone davanti. “Umile e disponibile – afferma Gabriella Romano – non può mancare tra i pastori del mio presepio”. E con lei ci sono Bartolomeo, un bambino protestante che ha portato nel centro, dove opera Gabriella, gioia, allegria e fiducia, Woshington, un giovane di 24 anni, non è cristiano, ma “da anni – afferma la missionaria – è presente e ci aiuta. Nel presepio rappresenta un pastore che non capisce, ma che ha preso in braccio qualcuno per accompagnarlo alla capanna. L’ultimo pastore è Thais, una ragazza studiosa, aiutata con borse di studio. “Ha dovuto rinunciare al nostro aiuto perché a Viseu non poteva studiare medicina. Nonostante questo – sottolinea Gabriella Romano – non ha smesso di continuare a sperare, proprio come i pastori giunti alla capanna. Hendel, Mariana e Thainara sono i Magi. “Sono portatori di entusiasmo − afferma Gabriella − di gratitudine e disponibilità, nonostante le fatiche che incontrano ogni giorno!