Castenedolo: annunciatori miti e forti del Vangelo
La comunità di Castenedolo si sta preparando a vivere la festa del suo patrono, San Bartolomeo, che si celebra il 24 agosto e che diventa occasione per rinsaldare il senso di comunione e aggregazione. L’avvio delle celebrazioni è fissato per mercoledì 21 con la Messa solenne e la processione
La comunità di Castenedolo si sta preparando a vivere la festa del suo patrono, San Bartolomeo, che si celebra il 24 agosto e che diventa occasione per rinsaldare il senso di comunione e aggregazione. L’avvio delle celebrazioni è fissato per mercoledì 21 con la Messa solenne e la processione dell’effige del santo per le vie del paese. Oltre ai momenti di convivialità e socialità tra stand gastronomici e concerti, altri appuntamenti significativi sono la Messa solenne di sabato 24 presieduta da don Pierangelo Belleri nel 50° di ordinazione sacerdotale alla presenza di tutti i sacerdoti castenedolesi che hanno prestato servizio in parrocchia e la Messa di domenica mattina con lo scambio di doni tra il sindaco e l’arciprete. Nella chiesa parrocchiale, peraltro, è conservata una splendida tela di Francesco Hajez che rappresenta il martirio di San Bartolomeo ed è partendo da quest’opera che il parroco, don Roberto Soncina, spiega la festa. “Bartolomeo era uno degli apostoli, chiamato anche Natanaele – afferma il sacerdote – , e nell’opera di Hajez si percepisce la forza della sua testimonianza fino all’estremo dono di sè per amore del Maestro. La nostra comunità deve cercare di rimanere fedele, lei stessa, nel cammino del tempo, allo spirito col quale l’apostolo ha conosciuto, seguito e amato il Signore”. San Bartolomeo fu descritto da Gesù come “un israelita in cui non c’è la falsità” perchè vedendolo domandò se mai potesse venire nulla di buono da Nazareth. “La franchezza, la verità e la dinamicità della fede – continua don Soncina – vorremmo fosse ancora ciò che anima la nostra capacità oggi, come comunità cristiana, di offrire la nostra fedeltà a Cristo”. Con questo spirito Castenedolo desidera onorare la testimonianza e il martirio del patrono, “affinchè possa rendere anche noi annunciatori miti e forti del Vangelo nel mondo di oggi”. Ecco che nella processione del 21 si legge la “testimonianza visibile della nostra fedeltà; nel ricordo degli anniversari sacerdotali un’occasione per esprimere gratitudine al servizio e nello scambio di doni tra sindaco e arciprete una rinnovata collaborazione tra cosa pubblica e parrocchia, nel segno di un comune cammino”.