lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Torbole Casaglia
di REDAZIONE 01 giu 2021 07:33

Ancora una morte sul lavoro

Ascolta

Il nuovo incidente mortale, il decimo dall'inizio dell'anno nel Bresciano, in un'acciaieria a Torbole Casaglia

Brescia piange un’altra vittima sul lavoro. Ieri, un cittadino rumeno di 54 anni, sposato con figli, residente a Castelcovati e dipendente di un’azienda di Travagliato, ha perso la vita in una fonderia di Torbole Casaglia, dove stava eseguendo lavori di manutenzione. L’uomo, per cause ancora in corso di accertamento è caduto in una botola profonda dieci metri, morendo sul colpo. Con quella di ieri salgono a 10 le vittime di incidenti sul lavoro a Brescia, una cifra che colloca la provincia in testa alla più triste delle graduatorie.  

La notizia del nuovo incidente mortale è arrivata proprio nella giornata in cui le delegazioni sindacali lombarde avevano tenuto un presidio davanti alla sede della Regione per pretendere più attenzione ai temi della sicurezza sul lavoro

“Non ci sono parole per dire lo sconforto e il dolore provocato da questa nuova tragedia. – è stata la dichiarazione del segretario provinciale della Cisl Alberto Pluda – Il cammino perché salute e sicurezza sul lavoro diventino la priorità, l’ossessione di tutti è sicuramente complicato, ma noi lo vogliamo, lo dobbiamo percorrere. Dobbiamo imparare a reimpostare ogni giorno ciò che si fa nei luoghi di lavoro, perché la morte si cela sia dietro la mancanza di presidi adeguati che nell’abitudine, nella routine di interventi fatti mille altre volte senza che succedesse mai nulla di grave. Piangiamo la morte di questo operaio con i suoi familiari, i suoi amici, i suoi compagni di lavoro. Questa tragedia deve avere conseguenze nei nostri comportamenti, nella nostra determinazione”.

Che ci si trovi di fonte ad una vera, gravissima emergenza è stato ripetuto più volte questa mattina nel presidio unitario a Milano davanti alla sede della Regione nell’ambito della mobilitazione nazionale “Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro”. Delegati, operatori e dirigenti di Cgil Cisl Uil hanno chiesto con forza a Regione Lombardia, alle associazioni datoriali e alle aziende un’azione concreta e condivisa di prevenzione degli infortuni e delle morti sul lavoro. “Ormai assistiamo ad una strage quotidiana: questa Regione deve smetterla di prendere impegni, di fare promesse e non realizzare quel che servirebbe per evitarla”, ha affermato il leader regionale della Cisl Ugo Duci: “Servono 800 ispettori, professionisti della prevenzione e dei controlli. Perché senza i controlli e le verifiche in tante aziende la sicurezza viene messa sotto il tappeto. La salute e la vita devono venire sempre prima di ogni profitto. Bisogna passare dagli annunci declinati “al futuro” al “qui, subito e ora” delle azioni concrete!”.

REDAZIONE 01 giu 2021 07:33